Se si potesse condensare in un simbolo la Pasquetta 2020 di Tropea, sarebbe senza dubbio un treno. Come quello, proveniente da Rosarno, arrivato alle 10.40 di questa mattina nella locale stazione e che, tradizionalmente, avrebbe portato nella Perla del Tirreno centinaia di escursionisti e vacanzieri. Ma quel treno è vuoto. A bordo soltanto il macchinista e un controllore. I portelli si aprono ma non scende nessuno. Sembra quasi che il fantasma della crisi stia sbarcando in città proprio da quei vagoni, proprio nel giorno in cui sarebbe dovuta partire la stagione turistica.

 

Viale Stazione, l’arteria che collega lo scalo al centro, ha solo i colori delle automobili in sosta a vivacizzarlo. Il resto è silenzio e desolazione. E il cuore della città, quel centro storico preso d’assalto da migliaia di visitatori ogni anno, oggi pulsa lento, quasi timoroso. Corso Vittorio Emanuele è deserto, sporadicamente incontriamo qualcuno con un cane al guinzaglio, ma i negozi sono chiusi, bar e ristoranti serrati.

 

Tropea la nobile mantiene il suo fascino, forse ancora più accentuato dalle disposizioni anti contagio, ma la crisi economica continua la sua azione inesorabile, come le onde di un mare che, ironia della sorte, sembra non aver mai posseduto una tale bellezza.

 

Lungomare e porto sono interdetti al traffico pedonale e veicolare per ordinanza del sindaco. Sembra di muoversi in un’altra dimensione. Gli unici segni di vita sono i mezzi delle forze dell’ordine. Il timore di un assalto di visitatori temerari ha spinto le autorità a presidiare la città in modo capillare.

 

La polizia stradale ci ferma per un controllo e, dopo analisi minuziose, ci fa ripartire, ma nel frattempo blocca altre auto. Anche i carabinieri e la polizia locale monitorano le strade. Il comandante dei vigili urbani, Domenico Papalia, è soddisfatto per la risposta della cittadinanza: «Oggi qualche preoccupazione c’era per il possibile arrivo di visitatori – ci dice - ma abbiamo scongiurato anche questa ipotesi. La gente è molto disciplinata, anche gli operatori economici stanno collaborando in maniera scrupolosa con le istituzioni per far sì che tutto avvenga nel rispetto delle regole».

 

Una piccola consolazione per una realtà che sta implodendo su se stessa. Mentre il treno riparte, sempre vuoto di viaggiatori, sempre carico di una speranza che sembra aver abbandonato la città.