L’attività in riva allo Stretto negli ultimi sei mesi è servita anche per mettere a punto l’azione su scala regionale dopo l’adozione di un unico Ambito territoriale ottimale valido per tutto il territorio calabrese. Tra le novità l’utilizzo di sistemi informatici avanzati, sistemi di telecontrollo e modellazione idraulica
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Ingegnerizzazione di tutte le reti idriche, asset management, e quindi gestione di tutte le reti attraverso sistemi informatici molto avanzati, sistemi di telecontrollo, modellazione idraulica e quindi miglioramento dei flussi nelle reti di distribuzioni. Ma anche nuovi sistemi di misurazione e fatturazione, con la speranza di recuperare le tante utenze abusive sparse sul territorio.
Sono queste alcune delle azioni messe in campo, in sei mesi, dal gestore unico del sistema idrico integrato a Reggio Calabria. Una sperimentazione partita il 4 aprile scorso, dopo la firma del Protocollo in Cittadella davanti al presidente della Regione, Roberto Occhiuto, e i vertici di Sorical, che prevede per tutto il 2023 un affiancamento alle società in house in forza a Palazzo San Giorgio, che assicurano la transizione verso la gestione diretta del servizio che partirà dal 2024.
Numeri da Ambito territoriale
D’altra parte Reggio, che rappresenta dal punto di vista della popolazione circa il 9% dell’intero Ambito regionale, è il primo comune calabrese ad aver effettuato il subentro nel segmento acquedotto in favore di Sorical. I numeri delle sue infrastrutture del resto sono importanti e tali da poter rendere la sperimentazione valida su scala regionale, visto che, per dirla con il direttore generale di Sorical Paolo Marati, potrebbero corrispondere tranquillamente ai numeri di un piccolo ambito territoriale. «Stiamo parlando di una diga, 150 pozzi, 18 sorgenti, 150 Km adduttrici, 39 stazioni di rilancio, 600 km di rete di distribuzione interna, con più di 100 serbatoi, 103 stazioni di sollevamento fognario e 7 depuratori».
L’intervento di Sorical sulla parte operativa, si sta effettuando con progetti avviati che riguardano tutta la Calabria, ma che vengono applicati per la prima volta nella città di Reggio Calabria che - ha spiegato Marati in un’apposita conferenza stampa in compagnia del sindaco facente funzioni Paolo Brunetti, del dirigente ad interim del Servizio Idrico Integrato di Arrical Pietro Oliverio, e del direttore generale del Comune reggino Demetrio Barreca - «ci sta consentendo di approcciare alla gestione del servizio idrico integrato della Regione Calabria. Siamo partiti sicuramente dalla situazione più difficile per complessità anche dal punto di vista infrastrutturale».
D’altra parte quella in riva allo Stretto è una città che anche in passato ha vissuto molti problemi da un punto di vista quantitativo e qualitativo della risorsa idrica, a partire dall’atavica problematica della salinità dell’acqua emunta dai pozzi cittadini. «La diga del Menta che è stata realizzata anni fa da Sorical – ha aggiunto Marati - ha attenuato moltissimo la problematica qualitativa ma siamo consapevoli del fatto che non abbiamo ancora risolto completamente i problemi della città relativamente alla continuità del servizio soprattutto in alcune aree periferiche».
L’obiettivo è sicuramente quello di impegnarsi da un punto di vista sia della progettualità, sia della conoscenza della rete e della programmazione di interventi che possano consentire un miglioramento dei flussi idrici all'interno della rete cittadina e quindi un livello di servizio che sia accettabile per tutti i cittadini.
Gli interventi in atto
Tutta una serie di progetti sono già partiti ed avranno delle applicazioni specifiche sulla città perché, ha detto Marati, «doteremo i principali serbatori di sistemi di telecontrollo e regolazioni che consentiranno un monitoraggio “real time” e interventi immediati su eventuali problematiche di erogazione dell’acqua».
Si lavora già all’istallazione di un sistema “smart water” di rilievo di misure all’utenza, in telelettura e quindi in telegestione, in modo tale che ci sia una sperimentazione sul campo dei contatori intelligenti su tutto il territorio regionale. Contatori che non si limitano alla lettura ma che rinviano importanti notizie al gestore che può intervenire innanzitutto sulla regolarità della fatturazione e poi per verificare problemi sulla rete.
Oltre alla parte tecnica si lavora sull’adeguamento alle normative Arera per quanto riguarda la fatturazione e la riscossione. Oggi in particolare parte una campagna di lettura che, con la collaborazione degli utenti, consentirà di allineare le fatturazioni future ai consumi effettivi, con emissione minimo quadrimestrale delle stesse.
Si sta anche promuovendo un progetto sperimentale rivolto ai condomini della città di Reggio Calabria con la possibilità di richiedere la singolarizzazione dell’utenza. In altre parole non più la fornitura al singolo condominio ma la possibilità di contrattualizzare le singole unità immobiliari attraverso contratti ad hoc fatto per i condomini. Con il bando di adesione già avviato, chi ha aderito per tempo, potrà giovarsi di una sorta di gratuità degli interventi ma poi una volta sperimentata si immagina di procedere con questo modello come modalità di scelta contrattuale.
La nuova gestione del servizio, poi, non prevede più la possibilità di istallare autonomamente gli allacci ai contatori, ma sarà un’attività che svolgerà su richiesta dell’utente il gestore. Un cambio importante perché la vecchia modalità ha contribuito a far aumentare le perdite in rete
Lotta all’abusivismo
La scorsa settimana è stato approvato il nuovo regolamento di Arrical che si potrà scaricare da lunedì dal sito web di Sorical e prevede una serie di facilitazioni per le utenze che Marati non definisce mai “abusive tout court” perché, spiega, ci sono utenze storicamente presenti e mai incentivate alla regolarizzazione. Una situazione questa riscontrata nella maggior parte dei casi in tutto il territorio del centro sud e quindi è opportuno, secondo il direttore generale di Sorical, «dare la possibilità di avere delle facilitazioni iniziali di trattamento a chi fa una sorta di ravvedimento operoso».
Il che, sottolinea Marati, «non significa che non abbia compiuto un atto non equo nei confronti di chi paga l'acqua, Quindi è bene non farlo passare come una un condono non mi piace farlo passare come un condono. Viceversa è un invito a partecipare in modo equo alla spesa con tutti i cittadini per sostenere il miglioramento del servizio».
Marati: «Servono tanti soldi ma non finanziamenti a pioggia»
Per una tale rivoluzione serviranno anche importanti risorse da investire sul territorio regionale, senza dimenticare che alcuni comuni ancora non hanno aderito ad Arrical. «I fondi per il servizio idrico integrato non sono mai sufficienti, anche perché le infrastrutture idriche del sud sono molto vetuste – ha ammesso Marati -. Abbiamo schemi idrici che risalgono all’epoca della Cassa per il Mezzogiorno che richiedono interventi molto importanti, quindi cercare di portare finanziamenti all’interno della Regione Calabria è un obiettivo sicuramente del governatore e sicuramente anche nostro. Noi dobbiamo farci trovare pronti per avere le idee chiare su come spendere bene questi soldi. Anche perché i finanziamenti a pioggia sono una iattura perché sembra di spendere soldi per migliorare il servizio ma poi non si capisce perché il servizio non migliori. Invece bisogna cercare di veicolare tutti i finanziamenti pubblici verso interventi che abbiano l’obiettivo di migliorare il livello del servizio ai cittadini calabresi».
Sulla stessa lunghezza d’onda anche il sindaco Brunetti: «Noi come Comune stiamo continuando a investire sul settore idrico con risorse eterofinanziate non di bilancio, per esempio col Pon Metro o il React Eu, attraverso i quali sono ancora in atto alcuni interventi. È chiaro che poi Sorical può attingere ad ulteriori finanziamenti sui fondi comunitari e regionali. Servono tanti soldi è vero, ma più che tante risorse ritengo che vadano spese bene le risorse che vengono impegnate. Sono stati annunciati interventi sul telecontrollo di elettro valvole che ci consentiranno di avere una gestione più accurata delle risorse idriche. Basti pensare che ancora oggi in alcune aree del nostro territorio c’è ancora il personale umano che va a fare alcune manovre per gestire i nostri serbatoi. Nel 2023 comincia a essere impensabile questa cosa, quindi ben vengano questi interventi strutturali che sta facendo Sorical e poi che ci sia l’accortezza di spendere le risorse in maniera precisa e puntuale»
L’appello di Brunetti: «Aderite ad Arrical per decidere insieme»
«Oggi si mette un ulteriore tassello nel quadro più ampio di quella che è la gestione del sistema idrico integrato nella nostra città – ha sottolineato il facente funzioni Brunetti -. Sono trascorsi 6 mesi dall’apposizione di quella firma e devo dire che oggi si cominciano a vedere i frutti del lavoro di questi sei mesi».
Sorical ha annunciato interventi non solo strutturali ma anche interventi che andranno a ridisegnare a ridefinire anche la gestione delle utenze in città e «continuerà ad avvalersi per queste attività – ha aggiunto - delle nostre società in house che hanno dimostrato fino ad oggi di essere all'altezza del compito che Sorical gli ha affidato. Ovviamente questa è una questione che va approfondita, ma noi siamo convinti che le nostre società debbano essere salvaguardate, e per fare questo servirà che tutte le componenti elettive di Arrical vengono definite, quindi l’esortazione a tutti i Comuni che ancora dubitano è quella di aderire subito ad Arrical in maniera tale che i Comuni stessi possano prendere delle decisioni che porteranno alla definizione totale di quello che è la gestione del sistema idrico integrato».