VIDEO | Il presidente Mario Oliverio e l'assessore Maria Francesca Corigliano hanno ilustrato a Catanzaro il piano di interventi per la loro valorizzazione: dai castelli alle chiese, dai siti archeologici ai grandi eventi
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Sono circa 72 i milioni di euro destinati dalla Regione Calabria al recupero e alla valorizzazione dei beni culturali del territorio, indicati nel Piano che dettaglia anche gli interventi, presentato alla stampa, nella Sala oro della Cittadella, dal presidente Mario Oliverio e dall’assessore ai beni culturali Maria Francesca Corigliano, in un incontro coordinato dal dirigente generale del Dipartimento Urbanistica e Beni culturali Domenico Schiava, presenti il dirigente generale del Dipartimento programmazione nazionale e comunitaria Tommaso Calabrò e Giovanni Soda, dirigente del Nucleo regionale di Valutazione e Verifica degli Investimenti Pubblici.
lorizzare il patrimonio culturale
«Per la prima volta in Calabria si investe in direzione di recupero e valorizzazione del patrimonio e dei beni culturali con risorse notevoli e con una strategia, senza ripercorrere le vecchie strade dell’intervento singolo, spezzettato - ha detto Oliverio -. Per il piano abbiamo avuto interlocuzioni con la Chiesa per i beni ecclesiastici che hanno valenza pubblica, per il territorio, per le comunità, con il Segretariato regionale Mibac. Soggetti attuatori degli interventi saranno Stato e i Comuni. questo quadro abbiamo anche considerato le minoranze linguistiche della nostra regione, per il patrimonio culturale che esprimono e rappresentano; così come abbiamo destinato un pacchetto di risorse per la valorizzazione con l’utilizzo di nuove tecnologie e fondi per agevolare la mobilità verso i beni stessi».
ltre 109 interventi
Per l'assessore Corigliano: «Il piano di recupero e valorizzazione dei beni culturali segna un evento storico per la Calabria, stanti gli investimenti così cospicui dal punto di vista delle risorse ma anche del numero di interventi, oltre 109, uniti ad alcuni progetti strategici e specifici. Si sono scelti le aree archeologiche che la labria custodisce; i attrattori religiosi quali le abbazie e le chiese che testimoniano la fede di cui è ricca la nostra Calabria ma anche pregevoli dal punto di vista architettonico, per opere d’arte sulla cui valorizzazione stiamo lavorando; castelli, che ppresentano la storia politica della nostra terra, la cui piena fruibilità è molto richiesta. Sono tutti ementi che non soltanto consentiranno alla nostra terra di proporsi in maniera più attrattiva, non soltanto permetteranno agli stessi calabresi di recuperare quel patrimonio di identità, di memoria, di storia e di arte che appartiene alla Calabria, ma che ciliteranno il ffondere la nostra storia con un richiamo forte anche alle giovani generazioni. In questo senso stiamo insieme alle scuole per proporre percorsi di conoscenza. Non è da dimenticare anche il grosso investimento fatto dal presidente Oliverio r la valorizzazione dei beni attraverso la dimensione immateriale dei festival e degli eventi, che ha messo in campo oltre 25 milioni di euro in due annualità, 2017 e 2018, n festival e tanti progetti che ancora si dispiegano nei nostri territori».