A Crotone si registra il dato peggiore per quanto riguarda l'occupazione femminile che raggiunge appena il 26%
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La presenza donne nelle istituzioni e nel mondo del lavoro in Calabria: su questi temi è stata incentrata la conferenza tenuta dalla consigliera regionale di Parità Tonia Stumpo a Crotone, la quale ha snocciolato numeri e dati in merito. «Abbiamo fatto un'indagine che ha verificato lo stato dell'arte – ha dichiarato la consigliera – per quanto riguarda la presenza nelle istituzioni c'è un dato interessante e confortante: siamo intorno al 37,84% delle donne presenti nei consigli comunali, una disamina che riguarda l'applicazione della legge 215/2012 (Disposizioni per promuovere il riequilibrio delle rappresentanze di genere nei consigli e nelle giunte degli enti locali e nei consigli regionali. Disposizioni in materia di pari opportunità nella composizione delle commissioni di concorso nelle pubbliche amministrazioni n.d.r.). Per quanto riguarda questa prima indagine, penso sia arrivato il momento di adottare una legge regionale sulla preferenza di genere, perchè le istituzioni devono essere complete in tutte le loro sfaccettature, quindi anche il Consiglio Regionale. E, in applicazione della legge 20/2016 (Modifica all'articolo 4 della legge 2 luglio 2004, n. 165, recante disposizioni volte a garantire l'equilibrio nella rappresentanza tra donne e uomini nei consigli regionali n.d.r.), possiamo disporre una legge regionale che preveda una preferenza di genere all'interno delle liste elettorali di almeno il 40%. Io dico che si può mettere in campo una legge che preveda il 50 e 50».
«Un dato sconfortante – continua la Stumpo - è quello che riguarda il lavoro delle donne: c'è un'occupazione pari al 28% in Calabria. Ho deciso di fare questa conferenza proprio a Crotone, poiché il dato peggiore sull'occupazione femminile si registra qui, e si attesa al 26%. C'è un disagio reale, una presenza di servizi più bassa pari al 9%. Rispetto alle altre parti del territorio, ci rendiamo conto che il disagio delle donne nell'accompagnare la famiglia, diventa più complicato nella possibilità di poter essere ricollocate sul lavoro.