Calabria e turismo, argomento di rilevanza strategica sul quale continueremo a scrivere molto, proponendo anche confronti con il resto del Sud Italia, così come già fatto con Matera.

Parlando di turismo la mente va subito al ruolo delle istituzioni e della politica, troppo spesso carente in una Calabria che, nonostante il suo potenziale immenso, non è riuscita ancora a trasformare questo comparto dell’economia in una leva straordinaria di sviluppo. Non meno importante, però, è l’atteggiamento degli imprenditori e delle imprese che, se orientato verso comportamenti cinici e speculatori, se non addirittura predatori così come diverse inchieste giudiziarie hanno dimostrato, non rema nella giusta direzione. Quando imprenditori e imprese, invece, puntano sul bello e sull’armonia, sull’efficienza e sul rispetto scrupoloso dell’ambiente, e sanno anche valorizzare al meglio le principali risorse del territorio, non c’è che sottolinearlo per indicare percorsi virtuosi.

Nei primi giorni di agosto ho avuto modo di visitare il Residence La Perla di Stalettì, di proprietà della famiglia Mancuso di Catanzaro. Tenterò di essere oggettivo, né mi va di essere smentito da altri che proveranno a maturare la stessa esperienza. A fare da Cicerone in questo “angolo di paradiso” - così come lo stesso sito ufficiale parla della lussuosa struttura ricettiva - Salvatore Mancuso, imprenditore catanzarese che opera in vari settori. Salvatore è un ferrarista e come tale ha il culto della perfezione. Ma c’è di più: ama visceralmente la propria terra e vorrebbe vederla vestita al meglio, pulita, organizzata, efficiente, uniformata ai migliori standard internazionali ed europei.

Nel definire La Perla ho usato l’aggettivo “lussuoso” che è calzante purché si allontani subito l’idea dello sfarzo fine a se stesso, spesso anticamera del kitsch. L’appellativo più appropriato mi sembra quello di “pitagorico”, nel senso di luogo che ispira forti sensazioni di armonia, di stili di vita a misura d’uomo, di garbo, di eleganza non ostentata, di atmosfere serene che favoriscono la contemplazione, la riflessione, il riposo attivo. La Perla è il contesto ideale per curare al contempo la mente e il corpo, in un tratto molto conosciuto del Golfo di Squillace, sul Mar Jonio, nel cuore della Magna Grecia, a pochi chilometri da quella che fu, nell’antica Kroton, la Scuola di Pitagora che ha cambiato in positivo il mondo.

Non è un caso, molto probabilmente, che a distanza di circa mille anni dalle fulgide lezioni del Maestro, un altro intellettuale immenso, il primo umanista d’Europa, Magno Aurelio Cassiodoro, a due passi proprio dal sito in cui sorge La Perla costruì il suo Vivarium. Cassiodoro, valentissimo politico e uomo di Stato in servizio alla corte dei re Goti, a partire da Teodorico, fu una personalità di primissimo livello e seppe coniugare l’amore per la natura, anche con approccio intelligente alle attività di itticoltura e agroalimentari, a quello per la cultura e gli studi. Dobbiamo ai suoi monaci amanuensi il merito universale di aver salvato dalla furia dei barbari e dalla corrosione del tempo tanti tesori della letteratura greca e latina, e anche testi sacri che forse sarebbero andati perduti per sempre.

Con questo retroterra luminoso, un filo rosso-Ferrari grazie al quale in Calabria si potrebbero costruire progetti di crescita economico-sociale vincenti a livello globale, la sfida di Salvatore Mancuso nelle vesti di imprenditore turistico si fa ancora più esaltante. Dalla cura delle stanze nei minimi particolari, alla sapiente distribuzione e gestione degli spazi comuni; dalla proposta paesaggistica, ovviamente marittima e jonica, alla cura della prima colazione con l’uso di prodotti e materie prime locali di primissima qualità; dalla perfetta delimitazione dei parcheggi, prevedendo anche quelli per gli ospiti, ai frigoriferi sempre colmi di bibite e drink capaci di emozionare tutti i gusti; dagli arredi eleganti ai soprammobili selezionati uno ad uno, tenendo bene in mente anche la tradizione dell’arte ceramica magnogreca e medievale, per passare al wellness… E poi, quale ciliegina sulla torta, una componente umana che esalta il rapporto con turisti e viaggiatori.

Il giudizio certificato dai clienti su Booking è di “9,4”, che significa “eccellente”. Qualcuno si prenda la briga di leggere le recensioni che, nella sintesi dei numeri, attribuiscono un “9,9” allo staff, un “9,8” al comfort e alla pulizia, un “9,5” a servizi e rapporto qualità-prezzo. Solo la posizione ha un voto che scende sotto il “9”, ma che comunque segna un ottimo “8,7”, forse perché la viabilità di quell’area può significare anche momenti di traffico intenso. Uno dei commenti più comuni richiama l’aggettivo “eccezionale”. Sono anch’io un utente di Booking.com e vi assicuro che tengo in grande considerazione le recensioni, ovviamente mettendole in relazione con le mie personali esigenze del momento.

Che dire di più, se non un invito a visitare questa struttura o, se potete, e se avrete la fortuna di trovare un posto libero, a viverla almeno per un paio di giorni. Io mi sono ripromesso di trascorrervi qualche giorno, non appena avrò un attimo di tempo. Vi lascio con questo pensiero: il Residence La Perla di Stalettì è il turismo in Calabria come dovrebbe e potrebbe essere per tutti i suoi circa ottocento chilometri di costa!

Sono convinto che il turismo potrebbe essere il “petrolio” della Calabria portando a sintesi tanti fattori da affidare ciascuno a mani esperte e consapevoli: identità storica, archeologia, beni artistici, radici culturali, natura, paesaggi, folklore, agroalimentare, enogastronomia, servizi primari con in testa la raccolta esemplare dei rifiuti, strutture ricettive incantevoli come quella appena descritta. Le condizioni ci sono tutte, le persone valide in ogni ambito pure, mancano solo spinta politica e una buona dose di coscienza civile. Il che non è poco!