La media era di 1400 prima del 25 aprile, giorno in cui sono state inaugurate le rotte di Ryanair. Un imprenditore con attività all'esterno dello scalo: «Linfa anche per noi»
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Nuova linfa per l'aeroporto Tito Minniti di Reggio Calabria dopo l'avvio dei voli Ryanair. Dal 25 aprile scorso il varo di nuove rotte per Marsiglia, Torino, Bologna, Barcellona, Manchester e Tirana, dopo che per anni l’aeroporto reggino era stato impegnato in regime di monopolio solo da Alitalia, prima, e da Ita adesso, con tre collegamenti quotidiani solo con Linate e Fiumicino, con l’inevitabile calo progressivo di passeggeri, tanto da rischiarne la declassificazione o, peggio, la definitiva chiusura.
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Ora, in una settimana, i numeri parlano di una vero e proprio "decollo" per l'intero scalo. Dal 25 aprile ad oggi, Ita e Ryanair hanno trasportato circa 8mila passeggeri a settimana rispetto alla media precedente di circa 1400, un risultato frutto anche dell’attenzione ritrovata dell’utenza dirimpettaia messinese, grazie a nuovi servizi di traghettamento con bus navetta dedicata.
«Questo aeroporto stava per ritornare all’antica sua destinazione, quella di area salmastra a pochi metri dal mare. In pochissimi giorni, tutto ciò che sembrava ormai perso, è rinato». A dirlo, all'Agi, è un operatore di servizi aeroportuali con un’attività ubicata all’esterno dell’aeroscalo reggino. «Il balzo di voli e dei passeggeri - aggiunge - ha portato linfa a noi operatori esterni aeroportuali, lo dicono i numeri e le richieste che registriamo».
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Stamane l’ennesimo volo ‘full’ Ryanair, destinazione Venezia, con tutti i 190 posti occupati. «Il ‘Tito Minniti’ – dice l’imprenditore di servizi aeroportuali - è un aeroporto affidabile e sicuro, nonostante per anni sia stata considerata una infrastruttura con limiti operativi. Adesso è auspicabile consolidare il dato di crescita e completare il programma degli investimenti per elevarne le potenzialità».