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La Fiom-Cgil della Calabria sostiene la piattaforma e lo sciopero dei lavoratori del porto di Gioia Tauro indetto dalle segreterie di Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, e UgL con una sua delegazione alla manifestazione prevista.
"La drammatica condizione economica e sociale della regione - è scritto in una nota della Fiom - peggiora di giorno in giorno perfino rispetto alle altre regioni meridionali, come dimostrano i dati resi noti ieri nel rapporto Svimez 2015 sull'economia meridionale. Ciò conferma la gravissima responsabilita' del governo nazionale per la sue scelte scellerate di abbandono e disinteresse verso la Calabria. Il porto di Gioia Tauro, in questo quadro, - scrive la Fiom - per davvero assurge a simbolo delle potenzialità tradite e dell' assenza totale di una programmazione industriale e di politiche concrete di sostegno alla sua crescita. Non c'ha futuro produttivo per l'intera regione se non si arresta e si inverte questo declino. Anzi tale condizione rende quasi impossibile la tenuta di quel gracilissimo apparato industriale esistente".
"Il porto di Gioia Tauro - aggiunge il sindacato - anche per le gravi responsabilità delle classi dirigenti regionali e locali, - contiua la nota - pur avendo avuto dinamiche di sviluppo avulse dal rapporto con il territorio regionale, ha sempre rappresentato un punto di riferimento per la crescita economica, sociale e civile della regione e per questo attribuiamo alla vertenza in atto una valenza generale. Difendere il lavoro ed i lavoratori esistenti, allargare, per come scritto in migliaia di pagine di impegni istituzionali, la funzione logistica ed industriale dell'area del retroporto, rafforzare e rendere ordinaria la "governance" del sistema portuale regionale con al centro Gioia Tauro, sono - è scritto in conclusione - priorità assolute per la cui soluzione la Fiom-Cgil della Calabria si batterà unitariamente a tutte le altre categorie".