È una Calabria che non accetta supinamente una normativa che rischia di penalizzare il Sud, e vuole gridarlo a gran voce. E per farlo ha scelto il 10 giugno, giorno in cui si scenderà in piazza per dire «no» all'autonomia differenziata.

«Le misure normative del Governo Meloni - scrive in una nota la Camera del Lavoro di Cosenza - se realizzate, avranno ricadute drammatiche e certamente peggiorative delle diseguaglianze sociali e territoriali in essere, specialmente sui territori meridionali già da tempo colpiti da fenomeni di impoverimento, degrado e spopolamento». Anche il giornalista Michele Santoro ha deciso di unirsi al coro della protesta.

Anche la politica manifesta

Ad aver già dato la propria adesione ci sono parlamentari e consiglieri regionali, ma anche tutta una serie di amministratori locali, di associazioni, Proloco, costituzionalisti e docenti universitari. Insomma, la piazza sarà eterogenea, ma assolutamente compatta nel ribadire il no al ddl Calderoli.

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