Sarebbe stata, è il caso di dirlo, un'apertura coi fiocchi. Fiocchi di neve, caduti copiosi per tutta la mattinata nella Sila cosentina, anche a quote medio basse, a partire dai cinquecento metri. E naturalmente, abbondanti sulle piste da sci di Camigliatello dove, alla vigilia della ripartenza, era tutto pronto per riprendere le attività.

Il colpo di spugna del Governo

Ma nella serata di ieri il Ministro Roberto Speranza ha cancellato con un colpo di spugna, il lavoro preparatorio svolto per accogliere in piena sicurezza gli amanti della montagna. La circolazione della variante inglese preoccupa il Comitato Tecnico Scientifico, ed il titolare del dicastero alla salute non ha potuto fare altro che accogliere le raccomandazioni degli esperti, rinviando al 5 marzo l'avvio degli impianti di risalita.

Prenotazioni sfumate

Una beffa per gli operatori, i cui telefoni erano bollenti da una settimana, intasati dalle chiamate di turisti pronti a riassaporare l'ebbrezza di una discesa sulla coltre bianca. Il Governo promette ristori, ma la stagione invernale ormai, è andata a farsi benedire. Saltato il periodo delle festività natalizie e adesso anche quello propizio delle settimane bianche di febbraio, la testa è già alla primavera.

Si può fare altro

Anche se la Sila innevata offre altre attività consentite come lo sci di fondo, le ciaspolate. senza trascurare i paesaggi da cartolina per i quali vale la pena affrontare il viaggio. Le piste però sono il principale motore di attrazione. Soprattutto per i soggiorni di media durata, quelli che poi alimentano il circuito delle strutture ricettive e l'economia delle attività di prodotti tipici ed artigianato locale.