A Castiglione Cosentino è iniziata la raccolta dello splendido fiore dello zafferano. Il più antico documento che attesta l'uso dello zafferano è il Papiro egizio di Ebers databile al 1500 a.c. Dai faraoni egizi, a Ippocrate, a Plinio il Vecchio, a Dioscoride, allo zafferano venivano riconosciute notevoli doti terapeutiche: veniva usato contro la tosse ed il mal di petto, per malfunzionamenti al fegato, reni e polmoni.

 

Franco Laratta, già parlamentare e attuale membro del CdA Ismea del Ministero dell’agricoltura, ha raggiunto Benedetta Linardi, che con il suo cesto in vimini ha iniziato di primo mattino nell’azienda agricola di Castiglione cosentino. Subito dopo è arrivata Maria Concetta e le altre “raccoglitrici di zafferano”. Dedicatamente, con orgoglio e soddisfazione, si porta avanti un’operazione molto delicata.

 

In 15 giorni il lavoro di raccolta sarà terminato. Dopo l’essicazione, il preziosissimo Zafferano del Re, lo zafferano di Calabria, raggiungerà il mercato. Le sorelle Benedetta e Maria Concetta Linardi (di recente ricevute dalla Ministra dell’agricoltura Teresa Bellanova) tre anni fa hanno dato vita alla loro azienda agricola puntando proprio sullo zafferano. Una sfida coraggiosa.