Questo il dato emerso nel corso della presentazione del Bilancio sociale 2018 dell’Inps avvenuta questa mattina a Catanzaro. A diminuire, la popolazione attiva tra i 14 e i 64 anni
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La Calabria si conferma, ancora una volta, tra le regioni con maggiore domanda di sostegno e assistenza rispetto alla media nazionale. Il Bilancio sociale 2018 dell’Inps Calabria ci restituisce, infatti, una fotografia molto nitida della situazione attuale dei calabresi che, secondo il presidente del Comitato Indirizzo e vigilanza dell’Inps, Guglielmo Loy, intervenuto questa mattina a Catanzaro per la presentazione del Rapporto, «deve servire alla politica per capire e comprendere le reali esigenze della popolazione prima di intraprendere cambiamenti e riforme».
«L’analisi del numero del numero di istanze pervenute sia in materia di prestazioni assistenziali di tipo pensionistico che di prestazioni destinate al sostegno del reddito, fa emergere – ha detto Daniele Gualtieri già presidente del Comitato provinciale Inps Catanzaro – un quadro di difficoltà sociale e, parallelamente, un ruolo determinante dell’Istituto nel sostegno alle difficoltà economiche delle fasce più deboli».
Diminuzione popolazione attiva
Un altro dato importante che emerge dal Bilancio è la diminuzione della popolazione attiva, rispetto al 2017, di ulteriori 10mila persone. Di questi, 8mila sono rappresentati da individui tra i 14 ed i 64 anni. Si tratta di una popolazione intellettualmente attiva, un capitale umano che indubbiamente impatta sulla società, rendendola più povera.
Reddito di cittadinanza
Ad oggi, le domande pervenute in Calabria sono complessivamente 117.931: il 65% sono state accolte, il 27% sono state respinte e le restanti sono in fase di lavorazione. «Nel documento - spiega il direttore dell'Inps regionale, Diego De Felice - non viene trattato il tema del Reddito di cittadinanza trattandosi di uno strumento introdotto da poco, e quindi aspettiamo di consolidare i dati nel Bilancio sociale 2019. La Calabria comunque è la regione che ha maggiormente beneficiato in percentuale del reddito di cittadinanza».
Picco di domande a Crotone
«In particolare, abbiamo registrato un picco a Crotone, - ha aggiunto De Felice - la città con la maggiore quantità di domande a livello nazionale. Questo può essere visto positivamente, essendo uno strumento di sostegno al reddito, ma può essere letto anche come indicatore economico-sociale: ad esempio, Crotone ha la stessa popolazione di Vibo Valentia, ma molte più domande di Reddito di cittadinanza. Questi dati quindi possono rappresentare anche una fonte di conoscenza e di riflessione per la classe politica».
Quota 100
Per quanto riguarda le richieste per l’accesso a “Quota 100”, in Calabria, ad oggi, sono state presentate 6.847 domande, di cui 2.728 riguardano la gestione pubblica, 4.119 quella privata. Secondo De Felice, le ricadute di "Quota 100" in Calabria «si potranno valutare nel prossimo Bilancio sociale dell'istituto, quando - ha spiegato - avremo dati più consolidati. Si tratterà di capire quanto turn over ci sia stato sul piano assunzionale. Nel settore pubblico registriamo che c'è un certo aumento delle assunzioni, anche se sempre con i tempi tipici della pubblica amministrazione, per il privato ovviamente - ha sostenuto il direttore dell'Inps regionale - dipende anche dall'andamento dell'economia».