Con un elicottero messo a disposizione dall'azienda "Calabria Verde", il presidente della Regione, Mario Oliverio, è partito da Catanzaro per raggiungere la Locride e poi spostarsi verso Polsi, il luogo nel cuore dell'Aspromonte che ospita un Santuario della Madonna conosciuto in tutto il mondo. Il governatore è accompagnato dal vescovo della Diocesi di Locri-Gerace, monsignor Francesco Oliva, e dal commissario di Calabria Verde, Aloisio Mariggio, per verificarelo stato di avanzamento dei lavori sulla strada per Polsi che la Regione ha finanziato con un investimento di 20 milioni.

 

«Siamo fortemente impegnati per riscattare l'immagine di Polsi». Lo ha detto il presidente della Regione, Mario Oliverio, parlando con i giornalisti a Catanzaro prima di recarsi, in elicottero, nella Locride e successivamente spostarsi verso Polsi, per verificare l'avanzamento dei lavori sulla nuova strada di collegamento con la località dell'Aspromonte che ospita il famoso Santuario della Madonna.
   

«Come annunciammo un anno fa alla presenza del ministro dell'Interno, stiamo facendo un intervento - ha spiegato Oliverio - per riscattare Polsi, che deve diventare il simbolo di una Calabria che cambia. Stiamo lavorando per togliere Polsi dall'isolamento sopperendo anche alla mancanza di collegamenti: attraverso Calabria Verde, grazie al lavoro del commissario Mariggiò stiamo sistemando la viabilità per consentire, già dai festeggiamenti di inizio settembre, un’accessibilità sicura al Santuario di Polsi. Inoltre - ha aggiunto il presidente della Regione - stiamo realizzando una progettazione che colleghi più stabilmente e più velocemente Polsi alla costa, destinando 20 milioni per questa importante infrastruttura, rispettando ovviamente l'ambiente considerando che Polsi ricade nel Parco dell'Aspromonte». Oliverio ha poi osservato: «Insieme alla Chiesa e alle altre autorità dello Stato, siamo fortemente impegnati per riscattare l'immagine di Polsi, perché lo sfregio che le organizzazioni 'ndranghetistiche hanno compiuto verso questa realtà possa essere finalmente e definitivamente cancellato, e per consentire a Polsi - ha concluso il presidente della Regione - di assurgere pienamente a luogo di riferimento della spiritualità ed espressione della bellezza unica, anche sul piano ambientale, dell'Aspromonte».