Il presidente Giuseppe Busia intervenuto al convegno annuale con le Authority italiane, organizzato da Consumers Forum, ha confermato i dubbi: «Non conosciamo se, come e quanto costerà»
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Il Ponte sullo Stretto, nel riquadro il presidente dell'Enac Giuseppe Busiaee
«L'aggiornamento del valore del Ponte sullo Stretto a 13,5 miliardi, annunciato ieri dall'amministratore delegato dello Stretto di Messina, Pietro Ciucci, "accresce i rischi” di superare i vincoli europei sulla spesa, che non possono superare il 50% di quelli del progetto dell'appalto originario, uno degli elementi che sin dall'inizio avevo evidenziato»: così il presidente dell'Anac Giuseppe Busia, parlando con l'Ansa a margine del convegno annuale con le Authority italiane organizzato da Consumers' Forum.
«Ora capiremo di quanto e come» ha detto Busia, sottolineando che «il legislatore ha scelto di non avere il progetto esecutivo complessivo dell'opera, per cui oggi non conosciamo se, come e quanto costerà nel dettaglio tutta l'opera». «Questo - ha aggiunto Busia ribadendo quanto detto lo scorso luglio in commissione parlamentare - pone degli interrogativi che riguardano la spesa, essendoci anche dei vincoli dal punto di vista europeo che non possono essere superati, in ragione del fatto che non si è fatto una gara, e pone degli interrogativi più generali sulla funzionalità. Anche qui la trasparenza su tutto il disegno sarebbe ed è un vantaggio per tutti e in primis per chi lo sta costruendo».
Busia ha quindi ribadito che «questi problemi sono ad oggi non conosciuti perché il legislatore ha deciso di non arrivare all'avere un progetto esecutivo complessivo e unitario, che quanto mai è necessario in un'opera come un ponte, e quindi probabilmente conosceremo le opere a terra, che sono funzionali a qualcosa di cui non conosciamo esattamente il dettaglio».