La paura meridionale per l'arrivo di Mario Draghi era: è l'uomo delle banche, di Confindustria, dei poteri forti (pur se qualcuno lo scambiava per l'ennesima reincarnazione di De Gasperi in pochi mesi). E il Sud è debole e non ha banche. Questa previsione si è avverata?

È questo il tema principale della IV puntata di “PNRR – Lo scippo al Sud”, trasmissione del direttore di LaC News 24 Pino Aprile che racconta il più grande piano di investimenti mai visto sul territorio europeo. Un piano, però, ricco di insidie e di trappole, partendo dalla ripartizione dei fondi che dovevano essere distribuiti in maniera prevalente al sud e che invece dalle prime pagine di programmazione stanno per essere dirottati al nord.

Nelle prime tre puntate abbiamo visto come, a causa dei disastri sanitari ed economici della pandemia di covid, l'Unione Europea abbia ribaltato la sua politica economica da Austerità a soldi a tutti; abbiamo visto perché all'Italia vanno più soldi che a tutti e perché il governo Conte fu mandato a casa per un Pnrr troppo meridionalista, nonostante i soldi di Conte a Sud fossero solo... “parlati”. Di quelli veri, ce n'erano poche tracce nei documenti del suo Pnrr.

Attualmente il Piano prevede pochissimo al Sud: dipende anche dalla composizione del governo attuale? Accresce le preoccupazioni la presenza di ministri ferocemente antimeridionali, come il leghista Giancarlo Giorgetti, allo Sviluppo economico: era a capo della Commissione federalismo che truccò i conti per sottrare ai Comuni del Sud più di metà dei soldi che spettavano; i documenti di prova poi sparirono dall'archivio del Parlamento e nel governo Draghi, c'è anche Maria Stella Gelmini, “la leghista di Forza Italia”, ministra alle Regioni: quando fu ministra all'Istruzione, con il governo Berlusconi, eliminò i poeti e gli scrittori meridionali dai programmi di Letteratura del Novecento, persino se vincitori di premio Nobel, come Salvatore Quasimodo e Grazia Deledda; e propose corsi di recupero per i soli docenti del Sud.

Le polemiche sulla sottrazione al Sud delle risorse del RF diventano interrogazioni parlamentari, rapporti di economisti, appelli di intellettuali e imprenditori...

A marzo 2021, in un Question-Time (botta e risposta in Parlamento), la senatrice Sabrina Ricciardi chiede alla ministra Carfagna se, insomma, il Governo intendesse o no applicare nel nostro Paese i criteri adottati da Bruxelles, per suddividere i soldi del Recovery Fund tra i Paesi dell’Unione Europea. La ministra si limitò ad addossare eventuali colpe al precedente Governo, senza rispondere nemmeno alle richieste dei parlamentari che, nelle Relazioni del Parlamento sul PNRR, avevano chiesto esplicitamente di adottare i 3 criteri di Bruxelles. Il 19 aprile, però, si smentisce da sola con un suo post facebook che conferma la validità di questi criteri.

Di questo e tanto altro ancora parleremo nella puntata di stasera: sarà possibile seguire “PNRR – Lo scippo al Sud” a partire dalle 23 su LaC Tv Canale 19 del DTT, sulla pagina Facebook di LaC News 24 e in streaming sul sito www.lactv.it.