VIDEO | La rappresentante del Governo ha avuto un primo incontro interlocutorio a Catanzaro con i sindaci dei capoluoghi calabresi, i presidenti delle province e il presidente della Regione. I Cis consentiranno di finanziare progetti strategici per lo sviluppo del territorio
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«È andata bene. Abbiamo spiegato tutta la procedura da seguire. A breve i presidenti delle Province convocheranno gli altri comuni per poi inviare prima possibile i progetti. A me interessa fare tutto il più presto possibile ma farlo anche bene». Partono anche in Calabra i Cis, Contratti istituzionali di sviluppo, già sperimentati in altre aree del Mezzogiorno. Ad avviare l’iter è stato il ministro per il Sud Barbara Lezzi che ha incontrato in prefettura a Catanzaro i sindaci dei cinque capoluoghi, i presidenti di provincia, il governatore Mario Oliverio, i rappresentanti delle associazioni di categoria e dei sindacati. Un primo incontro interlocutorio per spiegare criteri e modalità degli interventi previsti dai Cis, strumenti per accelerare la realizzazione di nuovi progetti strategici per lo sviluppo del territorio.
I progetti
«Possono essere progetti materiali e immateriali - ha spiegato il ministro -. Se ci sono delle infrastrutture immateriali che si vogliono finanziare, dei progetti di ricerca, se si vuole coinvolgere le università e i centri di ricerca, ben venga. Secondo me il Sud ha bisogno soprattutto di questo». Due i contratti annunciati per la Calabria, uno comprendente le provincie di Catanzaro, Cosenza e Crotone, l’altro quelle di Reggio Calabria e Vibo Valentia. Tutti gli attori locali saranno accompagnati nel percorso da Invitalia. «Abbiamo fornito l’indirizzo mail di Invitalia al quale arriveranno tutti i progetti che si intendono finanziare da parte delle Province, dei Comuni, della Regione e anche delle parti sociali se hanno dei suggerimenti. Non ne faccio per adesso una questione di risorse. A me interessa creare un piano organico di sviluppo che abbia un inizio e una fine». Il tutto avverrà secondo il principio di legalità per il quale saranno sottoscritti appositi protocolli, come è stato ribadito dal presidente della commissione parlamentare antindrangheta Nicola Morra.