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"L’aeroporto di Reggio Calabria risulta a nostro avviso nevralgico nel piano di sviluppo del mezzogiorno e della nostra regione". E' una presa di posizione ferma quella del gruppo Pd al comune Reggio nella difesa dell'Aeroporto 'Tito Minniti'. "La salvezza dello scalo è 'imprescindibile per il rilancio della città di Reggio Calabria nella prospettiva metropolitana e nell’ottica dei collegamenti che riguardano il Sud del nostro paese e l’area integrata con Messina e la Sicilia in generale - continua il gruppo Pd a Palazzo San Giorgio - la nostra azione politica a difesa dello scalo “Tito Minniti” ci induce a chiedere con forza un passo indietro al Presidente della Sogas Carlo Porcino, ed una successiva assunzione di responsabilità da parte dell’amministrazione provinciale che ad oggi è azionista di maggioranza; la convocazione di in un consiglio congiunto e aperto alla città potrebbe assumere un importante valore politico nel lavoro di tutti a difesa di Reggio Calabria e nell’esigenza di cambiare direzione".
Dello stesso avviso è il segretario regionale del Partito Democratico Ernesto Magorno, il quale fa sapere che: "La mozione presentata alla Camera dei Deputati che impegna il governo a sostenere i programmi dei Ministeri competenti destinati al settore delle infrastrutture e della logistica, rafforzando gli investimenti e programmando nuove misure finalizzate a favorire uno sviluppo dei trasporti in un quadro di crescita e coesione territoriale è un segnale tangibile dell’attenzione che si ha per lo sviluppo della regione Calabria, imprescindibile per il rilancio del mezzogiorno".
"L’aeroporto di Reggio Calabria - continua Magorno - assume un importante valore, strategico, nei sistemi di collegamento con Reggio Calabria e di conseguenza con l’area dello stretto.
"Le note vicende che lo stanno riguardando, ci vedono tutti uniti per il rilancio dello stesso ; è evidente - conclude il segretario del partito - tuttavia che la salvezza dello scalo “Tito Minniti” passa inevitabilmente da un passo indietro del Presidente Sogas e da una nuova “governance”.