I grandi grossisti del Nord vogliono imporre il prezzo degli agrumi, spesso pagandoli la metà del loro costo di produzione. Così molti coltivatori rimangono con la merce in magazzino
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La crisi agrumicola nella Sibaritide quest’anno sta toccando la fase più bassa della sua storia. Le celebri clementine della Piana e quelle di Corigliano-Rossano, nonostante siamo ormai quasi al termine della stagione di raccolta, rimangono appese agli alberi e molti di quei coltivatori che invece hanno provveduto alla raccolta, sono rimasti con la merce in magazzino. Tanta merce. Così tanta che oggi qualcuno di loro, esasperato, ha pensato bene – forse in segno di protesta – di gettarle a mare (foto tratta da Facebook), colorando d’arancio le gelide e grigie sponde dello Jonio. L’esasperazione è massima. Gli sforzi e gli investimenti dei coltivatori anche. Non c’è mercato, perché i grandi grossisti del nord vogliono loro imporre il prezzo degli agrumi, spesso pagandoli la metà del loro costo di produzione. Allora è meglio che le clementine le mangi il mare!