Si è concluso “South Innovation. L’innovazione come motore di futuro armonico e sostenibile per la Calabria e il Mezzogiorno”, l’incontro promosso da Entopan Smart Networks & Strategies e EY, in partnership con Bper Banca: un momento di confronto per analizzare come la Calabria e il Mezzogiorno possano trovare una più forte centralità nelle nuove prospettive geopolitiche che si stanno delineando, ponendo l’innovazione armonica al centro di una nuova strategia di crescita, con l’obiettivo di sviluppare forme efficaci di collaborazione tra pubblico e privato, partendo dai programmi pubblici avviati, tra cui il Pnrr, per generare effetti moltiplicatori quantitativi e qualitativi.

All’evento ha partecipato anche Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, che nel suo intervento ha sottolineato come oggi stia cambiando «il paradigma dello sviluppo». «Dobbiamo essere visionari – ha detto il governatore -. La Calabria è stata per molti anni un’economia chiusa. Oggi invece può attrarre investitori e diventare un vero hub strategico del Mediterraneo. Per questo è decisivo il progetto promosso da Entopan, una delle realtà più belle della nostra regione. Harmonic Innovation Hub rappresenta un segno di discontinuità con il passato e di speranza per il futuro. Ma soprattutto è un seme da cui far germogliare una Calabria ed un Sud diversi».

In occasione dell’evento, Ey ha realizzato una ricerca incentrata sul contesto socioeconomico e le spinte all’innovazione nel Mezzogiorno e in Calabria che ha evidenziato la persistenza di una “Questione meridionale” da affrontare con strumenti nuovi. In generale, il divario che separa le regioni del Mezzogiorno da quelle del Centro-Nord è ancora persistente, tuttavia, il Mezzogiorno rappresenta un’area strategica per l’Italia e per l’Europa per reagire alla crisi e ripartire.

«Il tessuto imprenditoriale calabrese – si legge in una nota degli organizzatori - seppure costituito in gran parte da imprese piccole e piccolissime, ha saputo reagire alla crisi generata dalla pandemia e nel corso del 2021 si è assistito a una significativa ripresa. Secondo l’indicatore trimestrale dell’economia regionale (ITER) della Banca d’Italia, l’economia in Calabria è cresciuta del 5,7% rispetto all’anno precedente . Nonostante ciò, la crescita risulta essere ancora insufficiente a colmare il calo dovuto alla crisi pandemica e oggi è rallentata dall’incremento dei costi energetici e di carenza delle materie prime. Il secondo settore è quello che più rapidamente si è ripreso dall’emergenza: il fatturato delle imprese è risalito, trainato dalla rapida ripresa del settore industriale, ma soprattutto delle costruzioni, grazie al forte impulso dato dall’intervento pubblico».

A preoccupare è ancora la fuga di cervelli: «Sotto il profilo sociale si registra in tutto il Mezzogiorno un forte depauperamento del capitale umano, dovuto alla migrazione della parte di popolazione del Sud verso il Centro-Nord e, contestualmente, sono diminuite le nascite».
Segnale positivo è la vitalità delle imprese giovanili che «nel Sud Italia sono circa il 10% del paniere complessivo contro una media nazionale di circa l’8%».

Insomma, «piccoli ma fondamentali segni di rinascita e che dimostrano come il Mezzogiorno possa rappresentare un’importante riserva per la crescita dell’intero Paese».

E poi c’è il Pnrr. «Le strategie regionali - sottolinea Antonio Lombardo, Partner di EY - sono state approntate, i fondi ci sono, ora è fondamentale per la Calabria utilizzare gli ingenti investimenti pubblici per perseguire un radicale processo di trasformazione basato sull’innovazione. L’innovazione rappresenta il principale vettore di sviluppo sociale ed economico per il territorio calabrese, ed è dall’innovazione che occorre ripartire. La Calabria è in grado di farlo perché ha gli strumenti necessari per ripartire dall’innovazione. Mi riferisco ad, esempio, al sistema universitario che è cresciuto molto nelle attività di ricerca e sviluppo tecnologico, come testimonia l’approvazione del progetto Tech4You: uno degli 11 Ecosistemi dell’innovazione finanziati dal Pnrr, che avrà sede presso l’Università della Calabria. Anche sul fronte privato ci sono segnali forti, come l’avvio della realizzazione dell’Harmonic Innovation Hub, ecosistema dell’innovazione che sarà impegnato nella ricerca e sviluppo di soluzioni tecnologiche di avanguardia».

Nell’intervento che ha concluso i lavori, Francesco Cicione, presidente di Entopan ha evidenziato come, per la Calabria, «sarà fondamentale dimostrare di saper essere comunità capace di esprimere vera soggettività territoriale per implementare forme trasparenti, responsabili e generative di partenariato pubblico privato. «L’Harmonic Innovation Hub ed il paradigma dell’innovazione armonica - ha continuato Cicione - sono al servizio di questo processo di “distruzione creatrice” che ha bisogno di essere incardinato in una forte visione culturale, sociale, civile, industriale, economica, geopolitica, strategica ed etica. Il nostro desiderio è quello riportare il Meridione e il Mediterraneo al centro del futuro. La partnership siglata con Plug & Play, la più grande piattaforma di Open Innovation al mondo, sarà un formidabile ponte verso la Silicon Valley e verso gli ecosistemi più avanzati a livello globale, che, ne siamo certi, favorirà l’internazionalizzazione e dell’ecosistema innovativo che supportiamo nel Meridione e nell’intera area del Mediterraneo».

Lo sviluppo architettonico dell’Harmonic Innovation Hub è stato illustrato da Massimo Roj, tra i maggiori architetti contemporanei e Ceo e Founder di Progetto CMR, che ha firmato il progetto.

Tra gli speaker e nella platea dell’evento aperto dal benvenuto del presidente di Harmonic Innovation Group, Carmine Bruno, una qualificata rappresentanza dell’imprenditoria e della classe dirigente del territorio. Aldo Ferrara, presidente di Unindustria Calabra ha raccontato il territorio dal punto di vista industriale mentre Giuseppe La Boria, direttore territoriale Calabria Sicilia di Bper Banca da quello finanziario.

A confrontarsi sul tema “Industria: digitalizzazione e innovazione” Nicola Mangia Italy Public Sector General Manager, DXC Technology, Pasquale Lambardi, presidente e CEO, Relatech, Maurizio Mazzupappa, delegato del Rettore al Trasferimento Tecnologico, Università della Calabria e Pasquale Rullo, presidente del Centro di Competenza, Ict Sud. All’interno del Panel “Infrastrutture per lo sviluppo del territorio e dell’imprenditoria” hanno portato il loro contributo Andrea Zorzetto, Managing Partner di Plug and Play, Maria Cirillo, Partner di EY, Antonello Posterino, presidente di Webgenesys e Pasqualino Scaramuzzino, presidente dell’Harmonic Innovation Hub. Infine, Fortunato Amarelli, AD di Amarelli e presidente di Confindustria Cosenza, Federica Basile, AD di Fattorie della Piana, Ercole D’Ippolito, AD di DBM International e Antonio Lancelotta, Cp-founder di SET Energie hanno portato il loro contributo nella tavola Rotonda “Rivoluzione verde e transizione ecologica nel settore agroalimentare”.