La manifestazione promossa da Ana-Ugl è prevista per venerdì prossimo con inizio dal mercato Botteghelle fino a Piazza Municipio
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Si svolgerà venerdì, 12 gennaio, con inizio alle ore 14,30 a Reggio Calabria, dal mercato Botteghelle fino a Piazza Municipio, la manifestazione promossa dall’associazione nazionale ambulanti Ana-Ugl per protestare contro la determina dirigenziale n. 7107 del 29.12.2023 con la quale il comune di Reggio Calabria avrebbe deciso di «mettere a bando le concessioni di tutti gli ambulanti dei mercati della città». L’associazione nazionale ambulanti lo ritiene «un atto gravissimo assunto un giorno prima della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Legge 30 dicembre 2023 n. 214 “Legge annuale per il mercato e la concorrenza”, con la quale il Governo ed il Parlamento – in ragione del legittimo affidamento degli attuali titolari ed al fine di superare il caos generato dalle strampalate decisioni come quella dal comune di Reggio Calabria e di pochi altri Comuni in Italia - ha deciso di garantire il rinnovo delle concessioni fino al 2032 come stabilito dalla Legge 17 luglio 2020 n. 77».
Secondo l’associazione e i propri portavoce, il vice presidente regionale Salvatore Alessandria e il presidente provinciale Michele Florio, «Reggio Calabria e poche altre città in Italia hanno deciso di imboccare la strada della applicazione immediata della direttiva Bolkestein agli ambulanti, abbracciando le tesi ultraliberiste, e mai dimostrate, che il principio di concorrenza favorirebbe lo sviluppo delle imprese e dell’economia. In verità, la messa a bando delle concessioni ambulanti è la dimostrazione di quanto più lontano stabilito dai principi di salvaguardia del lavoro, della sicurezza sociale e della dignità umana, poiché precarizza le piccole attività lavorative condotte sfidando ogni giorno le intemperie, percorrendo centinaia di chilometri, combattendo contro la spietata concorrenza delle vendite on-line e dei centri commerciali e la crisi dei consumi in atto».
Gli ambulanti dicono di essere intenzionati a presentare ricorso al TAR e, a tutela dei propri interessi, promuovono la suddetta manifestazione di protesta con furgoni, auspicandosi che il sindaco e l’amministrazione comunale ascoltino le loro ragioni.