Il Gruppo di azione locale per la pesca illustra le misure economiche destinate allo sviluppo dell'economia ittica dello Jonio calabrese. Ma i piccoli pescatori lamentano la loro esclusione dalla cabina di regia
Tutti gli articoli di Economia e lavoro
PHOTO
Parte nel segno della polemica il lavoro del Gruppo di azione locale per la pesca (FLAG) dei Borghi marinari della Sibaritide. Ieri sera (venerdì 29 giugno) a Schiavonea di Corigliano-Rossano, nella suggestiva cornice di piazzetta Portofino, si è tenuta la presentazione delle misure di finanziamento previste dalla programmazione 2014-2020 del Fondo europeo per la Pesca alla presenza di sindacati, associazioni e rappresentanti politici e istituzionali. Ma dal basso, nel mondo dei pescatori che vivono quotidianamente il mondo della pesca, gli effetti della crisi ed il sacrificio della vita in mare, crescono i malumori.
«I politici non possono occupare tutti gli spazi che spettano al mondo della pesca»
«I gruppi di azione costiera devono coinvolgere in modo completo i piccoli pescatori». Sono le parole di Salvatore Martiolotti, presidente della Cooperativa pescatori costieri artigianali della Calabria, che con una profonda vena critica, bocciano l’azione di governo del Gruppo di Azione costiera. Ed il perché è presto detto: «I politici – dice - non possono occupare tutti gli spazi che spettano al mondo della pesca. Così come l’associazionismo deve solo saper fare la sua parte senza invasioni di campo. E questo perché siamo arrivati ad un punto in cui non è più permesso fare errori. Bisogna tutelare questo mondo produttivo del mare, soprattutto quello di Corigliano-Rossano e di Schiavonea, che in poco meno di dieci anni ha perso oltre 500 battelli. Per fare questo serve competenza e non improvvisazione».
E poi aggiunge: «Stiamo assistendo allo smantellamento delle marinerie calabresi proprio a causa dell’inefficienza e dell’incompetenza della Regione e dei suoi burocrati. Non serve far quadrare i conti e le contabilità per dire che va tutto bene e che una programmazione è di successo. Dobbiamo utilizzare gli strumenti in modo ottimale dando in mano il timone di questo settore a chi in questo settore ci vive e ne conosce ogni sfaccettatura».
La mission del Flag: fare rete tra pesca, acquacultura e agroalimentare
Intanto, la cabina di regia del Flag “Borghi marinari della SIbaritide” inizia a macinare progetti e programmi da promuovere al mondo della pesca, con una mission, scandita dal presidente della stessa società consortile che racchiude 37 tra soggetti pubblici e privati, Cataldo Minò: «favorire lo scambio e l’interazione tra le potenziali categorie, abbinando alle produzioni della pesca e dell’acquacoltura le produzioni di eccellenza del campo agroalimentare. Tenendo conto del patrimonio ambientale, paesaggistico e storico dell’area. Rafforzando, così, l’immagine complessiva del territorio e favorendo lo sviluppo durevole e sostenibile di nuove occasioni occupazionali ed imprenditoriali»
All’incontro sono intervenuti Michele Sapia, responsabile Fai Cisl Calabria, Cosimo Caridi referente AdG Feamp per la Regione Calabria, il Consigliere regionale Mimmo Bevacqua, il presidente della cooperativa “La Bussola”, Ignazio Gentile, Titti Scorza già consigliere comunale di Rossano e partner privato Flag, Tonino Martilotti responsabile di Ittica Schiavonea, Onofrio Maragò responsabile di Lega Coop Pesca Calabria, Giuseppe Gatto, responsabile presidi della Condotta Slow Food Sibaritide Arberia, il sub commissario del Comune di Corigliano Rossano Donato Michele Lizzano ed il deputato pentastellato Francesco Forciniti.