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La guerra del latte si estende dalle industrie ai supermercati fino all’Antitrust dove si sono dati appuntamento gli allevatori della Coldiretti oggi, venerdì 13 novembre 2015, nella sede di Piazza Verdi 6/a - Roma dopo l’offerta insostenibile di un centesimo da parte degli industriali al tavolo al Ministero delle Politiche Agricole.
Di fronte alla provocazioni della multinazionale francese gli allevatori italiani chiedono l’intervento dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Antitrust) per fare luce sugli abusi di dipendenza economica a danno dei produttori di latte fresco. In Italia - secondo la Coldiretti - si registrano infatti i comportamenti scorretti nel pagamento del latte agli allevatori che hanno portato prima in Spagna e poi anche in Francia alla condanna delle principali industrie lattiero-casearie, molte delle quali, peraltro, operano anche sul territorio nazionale.
I prezzi praticati dagli operatori a valle della filiera del latte fresco sono iniqui e gli allevatori manifestano evidenti segni di difficoltà perché non riescono a coprire neanche i costi di produzione, come invece prevede la legge 91 del luglio 2015. Siamo di fronte ad un evidente squilibrio contrattuale tra le parti che determina un abuso, da parte dei trasformatori, dovuto alla loro maggiore forza economica sul mercato, con imposizione di condizioni ingiustificatamente gravose, come dimostra il dossier sul potere di mercato della multinazionale francese in Italia che presentato nell’occasione dal presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo.