«Protestare per un legittimo diritto a quanto pare può costare caro ai lavoratori. È quello che è accaduto agli ex Lsu-Lpu che, per la manifestazione del 28 luglio 2015, oggi si sono visti recapitare una ordinanza di ingiunzione di pagamento di 2584 euro per ogni lavoratore sanzionato». 

 

È quanto dichiarato dal consigliere regionale Carlo Guccione che fa riferimento alla protesta dei lavoratori del luglio scorso quando bloccarono lo svincolo Cosenza Nord dell’autostrada Salerno-Reggio. «Si mobilitarono contro le decisioni del Governo per il mancato inserimento dell’emendamento a favore dei precari calabresi. Sicuramente - dice ancora Guccione - avrebbero preferito non penalizzare gli automobilisti e non creare disagi a nessuno ma, quando per troppo tempo gli appelli rimangono inascoltati e dopo quasi 20 anni di lavoro si ritrovano senza certezze sul loro futuro, arriva il momento di alzare la voce. Era necessario rivendicare i propri diritti e difendere il posto di lavoro. E lo hanno fatto con dignità anche se sono stati costretti a forme estreme di protesta.


Quanto accaduto oggi è davvero paradossale. Un lavoratore precario dopo bene quattro anni dalla protesta si trova pure a pagare una salata sanzione per aver legittimamente protestato per un sacrosanto diritto: il diritto al lavoro, così come sancito dall’articolo 4 della Costituzione.
Mi unisco all’appello dei segretari generali di Cgil, Cisl e Uil - conclude il consigliere - chiedendo che venga cancellata questa assurda ordinanza nei confronti di questi lavoratori».