Un giovane imprenditore del settore alberghiero dopo anni di lavoro all’estero ha deciso di fondare qui la sua start up. La sua storia raccontata in prima persona sul sito hubcalabria.it. Lo abbiamo contattato, ecco cosa ci ha detto
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«In Germania non c’è niente, ma funziona quasi tutto. In Calabria abbiamo tutto e non funziona quasi niente. Ma non vedevo l’ora di tornare». Alla fine, Bruno Strati, 36 anni, di Caulonia ma residente a Palmi, manager del settore alberghiero, ce l’ha fatta a tornare. Ma è stata dura. Difficile come lo può essere per qualsiasi giovane laureato calabrese costretto a emigrare in cerca di lavoro.
Nella sua regione è tornato alla fine del 2019, dopo cinque anni passati a lavorare in Germania e, prima ancora, altri tre trascorsi a Roma. La sua storia l’ha raccontata lui stesso sul sito hubcalabria.it, che raccoglie sogni, delusioni e successi dei giovani calabresi costretti a fare i conti con una terra che offre scarsissime opportunità lavorative e spesso ti costringe a dirle addio. O arrivederci, come nel caso di Bruno.
«Dopo la specializzazione nel 2010 in valorizzazione dei sistemi turistico-culturali all’Unical mi sono candidato a molte offerte di lavoro in Calabria, ahimè senza successo - racconta -. Ho aspettato 4 mesi sperando che la situazione migliorasse, solo dopo mi sono trasferito a Roma per poter lavorare nelle catene di hotel Best Western e Hilton».
È il primo passo verso nord, verso la speranza di potersi costruire una vita indipendente e mettere su famiglia. Come per tanti altri, anche per Bruno la ricerca spasmodica di lavoro è supportata dall’aiuto della propria famiglia, senza la quale sarebbero scarsissime le possibilità di farcela.
«Devo ringraziare mia sorella, la zia e la cugina di mia moglie che mi hanno ospitato a Roma nel periodo in cui non avevo un lavoro e uno stipendio. La Calabria è soprattutto questo: aiutiamo la famiglia e la supportiamo con tutte le nostre forze».
La Capitale è comunque solo una parentesi, per i neo laureati le opportunità vere sono spesso fuori dai confini nazionali.
«Dopo aver lavorato 3 anni a Roma - continua su hubcalabria.it - mi sono trasferito a Duisburg in Germania per cercare di costruirmi un futuro e una famiglia con un minimo di garanzie e sicurezza. E per quattro anni ho svolto l’attività di sales manager nell’Hotel Landhaus Milser di Duisburg. In Germania lavori di meno e guadagni di più, raggiungendo migliori risultati».
Anche in Germania la famiglia non fa mancare il suo sostegno, svolgendo un ruolo insostituibile. Appena arrivato in terra tedesca, infatti, Bruno viene ospitato dal compare di battesimo, che lo aiuta cercare casa e a trovare un lavoro.
«Un aiuto fondamentale – spiega -, che conferma i valori che per noi calabresi sono i più importanti».
Ma anche l’efficienza teutonica fa la sua parte. Il sito del consolato di Colonia lo aiuta a sbrigare le pratiche burocratiche e gli dà consigli utili, il locale centro per l’impiego fa quello che promette il nome – job center – e l’aiuta a trovare lavoro in fretta.
«In Germania – racconta - funziona bene il rispetto delle regole civiche che permette di vivere insieme in sintonia. Sensibilizzare i giovani ma anche tutta la comunità a rispettare le regole e il prossimo accrescerebbe già di molto la qualità della vita, stessa cosa vale per l’efficienza degli uffici pubblici e della sanità».
Nel Paese straniero si fa le ossa e affina le sue competenze nel settore turistico, confrontandosi con importanti realtà ricettive. Ma la voglia di tornare in Calabria e costruire qui il suo futuro non lo abbandona. Nell’ottobre dello scorso anno rimette tutti i sogni nella valigia e torna a casa, a Palmi, con l’idea di fondare una start up che offra formazione e consulenza in campo turistico. Progetto che fa leva su un mercato che offre ancora grandi opportunità, grazie alla nascita negli ultimi anni di moltissime iniziative private, a cominciare dai B&B che spuntano come funghi a ritmo serrato in tutta la Calabria. Bruno offre la sua esperienza e una consulenza a tutto campo, dai protocolli di accoglienza degli ospiti alla visibilità delle aziende turistiche sul web. In altre parole, insegna a fare turismo secondo standard qualitativi di caratura internazionale.
«Il limite principale del turismo in Calabria – dice – è sempre stato quello del fai-da-te. Noi insegniamo ad adottare un approccio professionale e di qualità, che possa stare al passo con l’offerta globale. Non è un tema che riguarda solo i grandi circuiti ricettivi, ma anche chi vuole mettere su un Bed and Breakfast di successo con due o tre camere da letto».
Ma senza l’esperienza fatta all’estero queste sarebbero restate solo intuizioni senza grandi chance di successo. «Ritengo che sia stato fondamentale vivere e lavorare in Germania per un po’ di anni - conclude Bruno -. Ora, però, voglio restare in Calabria, perché amo la mia terra e voglio dare un contributo concreto alla sua crescita».
degirolamo@lactv.it