È quanto emerso a seguito di un colloquio tra il presidente Agostinelli e il portavoce dei dipendenti, Infantino: «Siamo fiduciosi ma restiamo vigili»
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La trattativa per ridare un’occupazione ai 60 lavoratori Port Agency, rimasti disoccupati da fine aprile, sembra che si stia incanalando per il verso giusto. I lavoratori dal 29 aprile stazionavano di fronte al gate del Porto di Gioia Tauro per chiedere l’intervento delle istituzioni. Venerdì 3 maggio per protesta avevano addirittura rallentato e bloccato per 45 minuti i mezzi in entrata nello scalo gioiese. Si attendeva l’esito dell’incontro di lunedì 6 maggio tra Andrea Agostinelli presidente dell’autorità portuale dei mari Tirreno meridionale e Ionio e i dirigenti del Ministero delle infrastrutture.
La manifestazione | Gioia Tauro, 60 lavoratori scaricati della Port Agency bloccano il gate: «Ancora nessuna rassicurazione, continueremo la protesta»
«Oggi ho avuto un colloquio in Autorità portuale con il presidente Agostinelli rientrato da Roma. Siamo contenti dell’impegno che sta dimostrando nei nostri riguardi – sottolinea il portavoce del movimento autonomo Port Agency Francesco Infantino -. Ci ha garantito che ha richiesto e sta ottenendo una proroga fino al 31 dicembre che ci consentirà quindi di lavorare fino ad allora. Siccome nel decreto Milleproroghe di dicembre scorso il governo non aveva stanziato fondi per la nostra causa, Agostinelli ci ha informati che ha proposto, ieri nell’incontro a Roma, di poter utilizzare l’avanzo di bilancio per garantirci una retribuzione fino a fine anno».
La Port Agency ha la funzione di garantire supporto di manodopera nei momenti di maggiore attività del Porto. L’impegno del presidente Agostinelli è profuso anche nel portare avanti la trattativa per trasformare l’agenzia in azienda ex art. 17 per fornire lavoro portuale temporaneo.
«Per trovare un accordo, giovedì il presidente incontrerà i terminalisti Mct e Automar. Lunedì sarà il turno delle imprese art 16 che offrono servizi all’interno del Porto – spiega Infantino -. L’obiettivo è che queste aziende al 51%, con il supporto dello Stato al 49%, attingano dalla Port Agency in momenti di picco lavorativo. Rimaniamo vigili. Giovedì, in occasione della riunione prevista, saremo in presidio davanti i locali dell’Autorità portuale per fare valere le nostre ragioni e alla fine avere un riscontro. Siamo fiduciosi per il lavoro che sta svolgendo in nostro favore il presidente Agostinelli».