VIDEO | Le lezioni si svolgono nella sede del Cefris ospitata in un bene confiscato messo a disposizione dal Comune reggino
Tutti gli articoli di Economia e lavoro
Anche a Gioia Tauro, che con il suo porto è cuore nevralgico e sensibile dell’economia calabrese, arrivano i corsi di Cyber Security. Si perde il conto dei sistemi informatici e delle reti tecnologiche delicatissime, a continuo rischio intrusione visto anche il profilo internazionale dei contatti quotidiani, ed è per questo che la Fondazione Its M.a.sk. accademy (Mediterranean Logistic & Digital) sta tenendo corsi biennali rivolti ai diplomati, che in tal modo – vista la ragione sociale dell’ente erogatore di formazione – oltre che in aula possono stare anche in azienda per sperimentare sul campo le nozioni imparate.
La fondazione, una delle 8 calabresi su 140 italiane recentemente riformate dal ministero, è infatti un collante tra mondo del lavoro e territorio. Non a caso a Gioia Tauro opera in un bene confiscato e assegnato dal Comune al Cefris, un Centro oggi gestito da Assindustria, che è partner dell’Università mediterranea e di una serie di aziende – tra cui l’ex Nuovo Pignone di Vibo Valentia – che hanno interesse a proteggere sempre di più la proprio attività dagli attacchi informatici.
Alessio Petrolino, un ingegnere, docente dei corsi, spiega infatti che questo lavoro è destinato a mutare velocemente perché secondo le previsioni non è lontano il tempo in cui l’hucker che oggi conosciamo verrà sostituito da vere e proprie intelligenze artificiali più complesse. Ecco perché, aggiunge il direttore Domenico Napoli, «la fondazione di Partecipazione che abbiamo creato, punta a coinvolgere sempre di più gli enti pubblici, perché la sicurezza riguarda tutti, prima di tutto i cittadini».