VIDEO | Gravi le ripercussioni per i lavoratori e per le stazioni appaltanti. Il sindacato Guido: «Basta affidamenti diretti e massimo ribasso»
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La Cgil boccia l'eccesso di ribasso nell’appaltistica e chiede una modifica all’attuale legislazione vigente. La soglia di riduzione delle proposte di partecipazione alle gare d’appalto apre a forme competitive impari tra le imprese partecipanti. L’altro elemento che viene posto sotto osservazione è l’alto margine di valutazione interpretativa delle commissioni esaminatrici avvitate spesso attorno alle logiche di risparmio e su cui rimane un ampio spazio discrezionale nella selezione dei soggetti proponenti.
Ma dopo l’aggiudicazione di una gara con eccesso di ribasso iniziano i problemi per tutte le componenti in campo, in quanto i conti spesso non tornano e per la stazione appaltante e a cascata per gli altri soggetti coinvolti si apre il capitolo dei disagi. I settori maggiormente a rischio sono: l’erogazione dei servizi, le forniture e i lavori pubblici. In alcuni casi, a fronte di prezzi eccessivamente bassi, la stazione appaltante può prevedere l’esclusione automatica dell’impresa aggiudicataria ma tutto questo avviene raramente.
Nella Sibaritide sono stati e sono tanti i casi in cui a pagarne le spese sono stati i lavoratori ma anche le amministrazioni comunali alcune delle quali si sono viste costrette a costituirsi in giudizio con tanto di esborso di spese legali per la revoca dell’affidamento dell’appalto.
«C’è da rivedere tanto, ha affermato il segretario comprensoriale (Sibaritide-Pollino-Tirreno) Cgil Giuseppe Guido, ma c’era da rivedere già prima del nuovo codice degli appalti il cui testo produce maggiori preoccupazioni per il fatto che si alimenterà il rischio della diffusa corruzione». Per il sindacalista è importante raggiungere l’obiettivo di curare la relazione costo/beneficio e tenere conto dell’offerta più vantaggiosa così come «abbiamo chiesto all’amministrazione comunale di Corigliano Rossano per l’affidamento di ogni tipo di appalto, a garanzia della qualità dei servizi e del pagamento dei salari». Guido dice «basta agli affidamenti diretti e al massimo ribasso, in ossequio ai principi di massima legalità e trasparenza. Ci sono tante imprese serie ma anche altre che giocano a fare "cartello" con strategie proprio sui ribassi».