I consiglieri regionali Dem in una nota congiunta: «La misura in sé ha dimostrato nel corso degli anni di non funzionare, perché legata a interventi limitati a pochi mesi e incapace di mettere in azione stabilità a medio e lungo termine»
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«Apprezziamo la buona volontà e l’impegno della vice presidente Princi che ha destinato 17 milioni ai tirocini legati a Garanzia Giovani; dobbiamo però rilevare, ancora una volta, che è la misura in sé ad avere ampiamente dimostrato nel corso degli anni di non funzionare, perché legata a interventi limitati a pochi mesi e incapace di mettere in azione stabilità a medio e lungo termine nelle aziende private. Forse, sarebbe il caso, per come da noi già proposto in più occasioni, di ripensare tutto il comparto delle politiche del lavoro in Calabria».
È quanto dichiarano i consiglieri regionali del Pd Mimmo Bevacqua, Ernesto Alecci, Franco Iacucci, Nicola Irto e Raffaele Mammoliti, che così proseguono: «Riteniamo molto interessante l’esempio offerto dalla Campania in questi ultimi anni: aprendo una opportuna interlocuzione con Governo nazionale e Ue, il governatore De Luca è riuscito, fra le altre cose, a destinare 100 milioni per il ringiovanimento della Pubblica Amministrazione campana, provvedendo a bandire appositi concorsi, nonché ad avviare una collaborazione serrata con il Ministero della Funzione Pubblica per la gestione del Fondo Sociale Europeo e del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione. Tutte azioni che non sono affatto precluse alla Calabria e delle quali, anzi, la nostra regione avrebbe urgente necessità. A questo proposito, ci piacerebbe conoscere le ragioni per cui la Regione Calabria, dopo mesi dalla pubblicazione del bando attraverso il Formez, non ha ancora svolto le procedure di selezione relative al concorso per 623 unità relativo al Piano straordinario nazionale per il potenziamento dei Centri per l’impiego: si tratta di un tassello essenziale, se si vuole sul serio cambiare passo».
«Ci auguriamo – conclude la nota – che si voglia davvero avviare una stagione nuova che metta da parte misure-tampone e si rivolga verso politiche del lavoro realmente attive, utili e in grado di colmare le carenze esistenti, garantendo occupazione stabile sia nel settore pubblico sia in quello privato. Noi, come gruppo PD, siamo, come sempre, disponibili a discutere e a dare il nostro sostegno a tutto quanto vada in questa direzione».