VIDEO | Gli amministratori vorrebbero un rappresentante dell'esecutivo accanto a loro nella protesta per spiegare che la tassazione dell'Ue danneggia il sistema Paese
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Ci saranno anche i sindaci dell’associazione intercomunale “Città degli Ulivi” al flash mob che si terrà il 17 ottobre davanti al porto di Gioia Tauro. La mobilitazione contro il sistema di tassazione europea, in vigore dal prossimo gennaio, è stata al centro di una conferenza stampa convocata dal presidente dell’Assemblea, Giuseppe Zampogna, con i colleghi Aldo Alessio e Luca Gaetano, rispettivamente primi cittadini di Gioia Tauro e San Ferdinando, con l’imprenditore Nino Demasi collegato da remoto.
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Gli amministratori chiedono una moratoria della nuova disciplina, che rischia di spostare altrove gli attracchi dei clienti del porto – Msc e Grimaldi Lines, che poi sono anche terminalisti – per dare il tempo di calibrare una nuova modalità che salvi i livelli occupazionali e salvaguardi l’ambiente, tenendo conto della specificità italiana ed europeo dello scalo gioiese, essendo un porto dove si fa esclusivamente transhipment.
È stata specificata la logistica della protesta, a cui parteciperà anche il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, con la volontà di convocare quante più persone possibile – dalle 13 alle 14 – nel piazzale esterno al varco portuale, recando uno striscione lungo 40 metri con la scritta “Il porto di Gioia Tauro” non si ferma”. È stato escluso che i portuali possano entrare in sciopero, mentre Alessio ha garantito una sorta di tolleranza del terminalista Mct rispetto a quanti nell’ora della protesta volessero parteciparvi senza intralciare più di tanto le lavorazioni.
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Nell’incontro con i cronisti sono state annunciate le altre tappe di avvicinamento alla manifestazione, ovvero quella dell’11 ottobre – con una assemblea dei sindaci – e il giorno dopo la seduta congiunta dei consigli comunali delle due città che sorgono intorno allo scalo, mentre il 13 ottobre sarà l’Autorità di sistema portuale a convocare un incontro per gli ultimi dettagli. I sindaci vogliono coinvolgere la premier Meloni e i ministri, invitandoli alla manifestazione e chiedendo una convocazione a Roma.