VIDEO | Archiviata anche quest'anno con successo la manifestazione organizzata dall'Ordine dei dottori agronomi e forestali della provincia di Vibo. Tra gli obiettivi anche avvicinare le giovani generazioni ad una gestione attenta del ricco patrimonio boschivo
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Ha suscitato molta curiosità la Fiera di meccanizzazione e vivaistica forestale a Serra San Bruno che per il terzo anno ha acceso i riflettori sul comparto forestale e sulle attività ad esso connesse, spina dorsale dell’economia delle aree interne e montane. «Noi abbiamo un territorio boscato immenso – afferma l'agronomo Raffaele Bertucci -, ideale per fare assortimenti di prima scelta che vengono poi destinati al settore del mobilificio e non solo».
Un evento che si è articolato in tre giornate, quest'anno dedicato al serrese Carmine Mete Mannella, morto in un tragico incidente stradale a Capodanno a soli 32 anni. Non solo l'esposizione dei mezzi usati nel comparto forestale ma anche musica, escursioni, workshop e formazione con le scuole.
Il messaggio alle giovani generazioni
L'iniziativa, organizzata dall'Ordine dei dottori agronomi e forestali della provincia di Vibo Valentia insieme alla Federazione regionale, vuole infatti avvicinare le giovani generazioni ad una gestione attenta del patrimonio boschivo. «Noi organizziamo la fiera di macchine forestali in questo periodo per sensibilizzare anche i più piccoli, dagli alunni delle scuole materne, passando per le elementari fino ad arrivare alle superiori e anche all'università, in particolare parliamo della facoltà di scienze forestali e scienze agrarie di Reggio Calabria. Il secondo obiettivo è quello di valorizzare al massimo il prodotto legno di Serra San Bruno, abete bianco, castagno in modo particolare e naturalmente anche il faggio».
Dunque secondo gli organizzatori sono ancora tante le opportunità che il settore agro-forestale può offrire al territorio: «Ci vuole solo un po' più di collaborazione – spiega Bertucci – non solo per quanto riguarda l'Ordine provinciale stesso ma anche la politica dovrebbe darsi da fare per questo nostro territorio perchè l'utilizzazione del bosco non è rovina, al contrario il bosco viene gestito. Gestire significa coltivarlo e quindi quando si coltiva si produce».