VIDEO | L’amore per il territorio è testimoniato dalle stesse etichette che richiamano le più alte cime. L'azienda produce anche una propria grappa bianca
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Al Vinitaly edizione 2024 per lanciare il sistema Grand Terroir® (www.grandterroir.it), che fa capo al Network LaC, e per incontrare alcuni dei protagonisti della vitivinicoltura calabrese presenti all’importante kermesse internazionale. Luigi Nola è alla guida delle cantine Ferrocinto che producono vini e spumanti nell’area del Pollino.
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L’azienda dispone di circa 50 ettari coltivati a vigneto ed i vitigni più rappresentativi sono quelli autoctoni del territorio: il Montonico, il Greco Bianco, il Moscato e il Pecorello a bacca bianca, e tra i rossi il Magliocco Canino e Dolce, l’Aglianico e il Calabrese. Solo una piccola parte è piantata a Cabernet Sauvignon e Chardonnay.
Grande attenzione, da parte della Ferrocinto, per la sostenibilità ambientale (il Pollino è un Parco nazionale di straordinario pregio e garantisce la tutela di una biodiversità unica in ambito mediterraneo), per le radici culturali, senza rinunciare a esperienze d’innovazione, come nel caso delle bollicine.
L’amore per il territorio è testimoniato dalle stesse etichette che richiamano le più alte cime, come nel caso del vino bianco Cozzo del Pellegrino da uve Greco Bianco Igp Calabria Barricato, del Rosè Dolcedorme da uve Aglianico IGP Calabria, del Rosè Pollino da uve Aglianico DOP Pollino. La Ferrocinto produce anche una propria grappa bianca ottenuta da sole vinacce 100% di vitigno moscato, nonché un pregiato olio extravergine di oliva. Tra le numerose etichette della Ferrocinto si segnalano anche il Pecorello (bianco Igp Calabria ottenuto dall’omonimo vitigno autoctono), e il Serra delle Ciavole (rosso da uve Aglianico Igp).