VIDEO | Nella "Terra dei due Papi" si guarda ai prossimi mesi con fiducia. Si punta tutto sul "turismo lento"
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Turismo lento e sostenibile nell’era del Coronavirus. Punta su questo Terranova da Sibari, suggestivo comune in provincia di Cosenza. Una cittadina che si erge come un terrazzo sulla maestosa piana, dove sorgeva l’antica città achea di Sibari.
Un luogo che anche durante il lockdown ha saputo sfruttare le piattaforme online per far conoscere a tutti la sua arte e la sua storia attraverso l’iniziativa "Art you Ready?” promossa dal ministero dei Beni culturali e del turismo e visite guidate virtuali nelle chiese e nei luoghi di maggiore interesse, fortemente volute dal sindaco Luigi Lirangi e dal suo delegato al turismo Massimiliano Esposito.
Vacanze sicure
E alle porte dell’estate, dopo il tempo sospeso del Covid-19, Terranova da Sibari è pronta a ripartire come spiega il promoter turistico Giulio Pignataro: «Molti gruppi ci hanno già contattato, ad esempio il Camper Club di Calabria, poichè vogliono visitare Terranova da Sibari che è pronta ad accogliere i turisti: tutti i locali pubblici e privati sono costantemente sanificati per contenere il contagio da Covid-19; le entrate e le uscite dei monumenti sono state separate per evitare assembramenti. Insomma stiamo cercando di garantire la massima sicurezza per far sì che molti tour operator possano confermare Terranova da Sibari come meta di gite e vacanze, un luogo molto conosciuto per la sua storia. Il brand utilizzato è “Terra dei due Papi” perché ha dato i natali a S. Telesforo e S. Dionisio, rispettivamente ottavo e venticinquesimo Papa».
Un po' di storia
Terranova, che ha sempre vantato una ricca spiritualità nel corso dei secoli, come testimoniano la presenza sia dei numerosi conventi, delle circa 20 chiese, tra quelle “visibili ed invisibili”, tra cui la prestigiosa chiesa di S. Nicola, risalente al 1341, e quella di S. Maria delle Grazie, oggi detta di S. Antonio da Padova, del 1611, decorata in arte barocca e successivamente impreziosita da bellissimi stucchi del 1700.
Nel cuore del paese vi è il castello di probabile origine normanna con annesso teatro e il cosiddetto palazzo del principe. Edificato ed abbellito con stupendi affreschi, decorazioni e varie opere d’arte di stile per lo più rinascimentale, esso fu la residenza dei principi Spinelli agli inizi del XVII secolo e testimonia con orgoglio la forza, la signorilità e la prosperità di quei secoli in cui questa terra rappresentava uno dei centri più importanti dell’intera Calabria.
Vacanze a km 0
Dunque nonostante l’epidemia da Coronavirus abbia seriamente compromesso il settore economico e turistico, in Calabria si scommette sulle vacanze a chilometro zero valorizzando luoghi, tradizioni e un patrimonio culturale di inestimabile valore. «Calabresi visitate i luoghi della nostra regione – è l’invito del promoter Pignataro –: abbiamo oltre 400 borghi bellissimi, parchi nazionali, luoghi suggestivi dallo Ionio al Tirreno, tantissimi monumenti da Cosenza a Reggio, da Crotone a Vibo passando per Catanzaro. Abbiamo realtà bellissime che spesso noi calabresi non conosciamo».