La Calabria è ultima in Italia per spesa media delle famiglie, con 1.807 euro, circa 1.240 euro in meno rispetto della spesa più elevata, quella di Lombardia e Trentino Alto Adige, dove mensilmente una famiglia sborsa in media 3.050 euro.
A comunicarlo è l’Istat, che ha pubblicato i dati dell’indagine condotta sulle spese per consumi delle famiglie nel corso del 2017.
A livello nazionale, la spesa media mensile è stimata pari a 2.564 euro, con un incremento dell’1,6% rispetto al 2016 e + 3,8% nei confronti del 2013, anno che fece registrare il livello più basso. Sebbene si confermi in crescita per il quarto anno consecutivo, la spesa media mensile familiare rimane al di sotto dei 2.640 euro del 2011.

 

La proiezione Istat tiene conto anche dei cosiddetti affitti figurativi, cioè la spesa che le famiglie dovrebbero sostenere per prendere in affitto un’abitazione con caratteristiche identiche a quella in cui vivono. Al netto di questa voce, la spesa media familiare a livello nazionale è pari a 1.977 euro, +2,2% rispetto al 2016.

 

In Calabria, la voce che assorbe più risorse dal bilancio familiare è quella delle utenze domestiche come acqua, luce e telefono, con il 28,3 % del budget mensile. Seguono le spese per bevande e prodotti alimentari (24,8%, a fronte di una media nazionale del 17,8%), l’affitto (17,4%) e i trasporti (10,2%). Quasi la metà, invece, si spende per calzature e abbigliamento (5,7%), ancora meno per attività ricreative, spettacoli e cultura (3,7%, peggio fa solo la Basilicata con il 3,3%, a fronte di una media nazionale che si attesta sul 5,1%). Bassa anche la spesa per l’istruzione, con lo 0,4%, percentuale non lontana comunque dalla media nazionale dello 0,6%.