VIDEO | La società subentrante potrà contare su 22 automezzi nuovi di zecca. Incerto il futuro dei dipendenti: per alcuni si profila il prepensionamento e potrebbero inoltre esserci degli esuberi
Tutti gli articoli di Economia e lavoro
All'indomani della bocciatura del concordato preventivo da parte del tribunale di Cosenza, si è aperta per l'Amaco la fase della liquidazione giudiziale e quella degli interrogativi sul futuro delle attività e sui destini del personale dipendente.
Gli autobus continueranno a viaggiare
Il trasporto urbano non cesserà: il chilometraggio attribuito alla municipalizzata detenuta da Palazzo dei Bruzi, infatti, fa capo a Cometra, la società consortile che aggrega nel complesso sette soggetti imprenditoriali, cui la Regione ha affidato il servizio in regime transitorio fino all'espletamento di una gara europea le cui procedure dovrebbero essere imbastite nel 2024 e dovrebbero concludersi nell'anno successivo, il 2025. Amaco è titolare della copertura dei collegamenti dell'area urbana di Cosenza per un totale di circa due milioni di chilometri annui per i quali la Regione, attraverso Cometra, sborsa un rateo consistente.
Autobus nuovi di zecca
Cometra, al cui vertice del consiglio di amministrazione è insediato Ernesto Ferraro, anche nella sua qualità di amministratore unico di Ferrovie della Calabria, una delle società facenti parte del consorzio, in conseguenza del fallimento di Amaco dovrà individuare al proprio interno una o più aziende consorziate a cui redistribuire questo chilometraggio. Il soggetto imprenditoriale subentrante potrà contare su 22 bus ibridi elettrico-diesel nuovi di zecca, appena acquistati da Cometra e destinati appunto a servire il trasporto locale dell'area urbana cosentina, formalmente ancora non consegnati ad Amaco per un intoppo burocratico. Questi mezzi infatti, sono ammessi ad una procedura speciale di duplice immatricolazione poiché, pur essendo di proprietà della società consortile Cometra, sono da ascrivere al patrimonio dell'azienda che li utilizza. Saranno quindi nella disponibilità del soggetto che subentrerà ad Amaco.
Rischio esuberi di personale
Resteranno una chimera, invece, i bus elettrici, una quindicina, che sarebbero dovuti giungere dalla Turchia. L'impresa produttrice non ha mai ricevuto il bonifico concordato a titolo di anticipo con Amaco, per cui non ha effettuato alcuna spedizione dei mezzi. Per quanto concerne il personale, probabilmente per un 20 percento circa dei 132 dipendenti, si attiverà il prepensionamento. Gli altri saranno assorbiti dalla società chiamata ad espletare il servizio al posto di Amaco, ma potrebbero esserci degli esuberi.
Parcheggi e servizio di rimozione
Non è ancora chiaro invece quali ripercussioni vi saranno sulle attività svolte da Amaco e che esulano dal trasporto pubblico. Quella principale è la gestione di alcune aree di sosta contrassegnate dalla strisce blu, ritenuta particolarmente redditizia. Poi vi è la gestione del parcheggio di Via Aldo Moro, meno appetibile perché il possesso della struttura implica l'esborso di somme importanti per gli alti costi di manutenzione. Infine vi è il servizio di rimozione delle auto in divieto di sosta per il quale il Comune pensa ad un bando di gara per l'affidamento del servizio ad altro soggetto.