All'ex Valle Lao, il consorzio di bonifica integrale dei bacini del Tirreno cosentino, c'è fermento. E questa non è una novità. Ma da qualche giorno l'ente sarebbe di nuovo al centro di aspre polemiche. Il motivo? Di recente il consorzio pubblico ha indetto un bando per "l'assunzione a tempo determinato e parziale per chiamata di dirigente a cui affidare le funzioni di direttore unico", figura in questo momento cruciale anche per tutelare i lavoratori che nonostante continuino a prestare servizio, avanzano sei mensilità. Il problema, secondo alcuni beninformati, è che si saprebbe già il nome del vincitore.

Si tratterebbe di un professionista cosentino, il cui nome avrebbe messo tutti d'accordo, al di là delle indiscusse capacità professionali. Ma chi lo avrebbe scelto e perché? Anche su questo punto le idee sarebbero chiare e i malumori intorno all'ente sono destinati ad aumentare. C'è chi è pronto a presentare un esposto in caserma. Ovviamente per sapere se tale notizia, trapelata in queste ore, abbia qualche fondamento, si dovrà attendere la deliberazione ufficiale, prevista nei prossimi giorni.

Il bando

Secondo il documento pubblicato sulla pagina dell'ente, i candidati avrebbero dovuto far recapitare il proprio curriculum all'ente consortile entro lo scorso 15 febbraio. La commissione, poi, avrebbe dovuto selezionare la migliore figura per traghettare l'ente fuori dal pantano in cui si è immobilizzato.

Ma a Scalea, dove ha sede l'ente pubblico, il nome del vincitore sembra essere il segreto di pulcinella. Sarà vero? Al momento è difficile stabilirlo, anche perché al momento si tratta solo di chiacchiere di paese, ma in queste ore c'è un curriculum che sta girando di chat in chat e in molti gridano già allo scandalo. «Gli operai - si legge in una chat di altri professionisti - sono stati portati alla fame e c'è chi sulla loro pelle cerca ancora di costruire consenso ed elargire favori». «Sarà proprio il professionista cosentino a vincere il bando - si legge ancora - o questa fuga di notizie costringerà gli addetti a fare un repentino cambio di rotta?». La parola, adesso, passa al consorzio.