Si è lavorato per tutta la notte in Contrada Vaditari di Malvito per riparare la condotta dell’Abatemarco la cui rottura ha provocato una frana di fango e detriti che ha investito un’abitazione e ferito due persone. Secondo quanto si è appreso, avrebbe ceduto una saldatura in corrispondenza di un pozzetto di sfiato. La pressione dell’acqua avrebbe poi causato lo smottamento. Il terreno è stato quindi trascinato verso le case sottostanti, ed ha sfondato la parete di un garage al cui interno di trovava il proprietario Mario Orefice, 71 anni. L’uomo è stato sbalzato ad un paio di metri di distanza, insieme ai due veicoli parcheggiati nella rimessa. Ha perso conoscenza ed è stato condotto all’ospedale di Castrovillari per le cure del caso, da cui è stato poi dimesso nella tarda serata.

Riunione in Prefettura

Il prefetto Gianfranco Tomao ha convocato nella sede di Piazza 11 Settembre, il commissario liquidatore della Sorical, Luigi Incarnato, l’assessore regionale alle infrastrutture Roberto Musmanno, una delegazione dell’amministrazione comunale di Malvito, guidata dal sindaco Pietro Amatuzzo, la Protezione Civile e i vigili del fuoco, per fare il punto della situazione. Nelle prossime ore si recherà sul posto insieme al presidente della Regione Mario Oliverio. Lo stesso prefetto ha suggerito di convocare una conferenza dei servizi al fine di avviare gli interventi necessari a mitigare il rischio per le popolazioni residenti lungo il tracciato dell’acquedotto, nell’immediato e a lungo termine. In tal senso, l’assessore Musmanno, ha ricordato che la Regione ha reso disponibili 10 milioni di euro per interventi sull’Abatemarco, già spendibili.

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Riparazione rapida

Tecnici e operai della Sorical sono riusciti a riparare la perdita ed a ripristinare il funzionamento dell’acquedotto. Per questo nel giro di poche ore la situazione tornerà alla normalità. Grazie alla sinergia con le strutture tecniche dei comuni interessati, i disagi sono ridotti al minimo. A Cosenza sono circoscritti al quartiere San Vito Alto e Via Popilia, mentre fino alle ore 12 è garantita l’erogazione ai serbatoi De Rada e Merone dal serbatoio regionale di Cozzo Muoio. Rende e Montalto vengono alimentate solo dall’acquedotto Capodacqua nelle zone basse: Quattromiglia, Università, Taverna, Settimo e Scalo. Il commissario liquidatore Luigi Incarnato ha inoltre preannunciato che tutti i danni saranno risarciti. Rientrata l’ordinanza di sgombero per le abitazioni circostanti l’area della frana, ad eccezione di quella investita dalla frana stessa che avrebbe riportato danni importanti ma non tali da comprometterne la struttura.