«C'è molto più sole in Calabria che in Lombardia». Sembra quasi una ovvietà ma è questa nei fatti la ragione che ha indotto A2A, multinazionale operante nel settore idroelettrico e fotovoltaico, a spostare i suoi interessi dal nord al sud Italia, dove possiede - in Calabria - diversi impianti idroelettrici, partecipazioni al 50% nella gestione della centrale termoelettrica di Scandale e un termovalorizzatore a Crotone oltre ad essere titolare della concessione rilasciata dalla Regione Calabria alla gestione delle risorse idriche calabresi.

La scadenza della concessione

Nel 2029 il titolo andrà a scadenza ma il direttore BU Generazione e Trading A2A, Lorenzo Giussani, oggi in Calabria per illustrare il bilancio sociale della multinazionale, conferma: «Siamo assolutamente intenzionati a restare. Riteniamo che gente capace di operare in maniera seria e con competenza tecnica e con una capacità di ascolto sul territorio debba essere il soggetto che si occupa di questo mestiere, molto difficile e strategico per il Paese. Vogliamo assolutamente rimanere ben oltre il 2029».

La produzione A2A

Nel 2022, A2A ha prodotto 476 GWh di energia idroelettrica, 1.400 GWh di energia proveniente dalla centrale termoelettrica di Scandale e 11 GWh prodotta nel termovalorizzatore di Crotone, di proprietà della controllata TecnoA, trattando 22.260 tonnellate di rifiuti. «La Calabria per noi è una regione importante. È la terza regione - ha chiarito Giussani - per montante di investimenti di A2A. Siamo qui perché abbiamo competenze da mettere in gioco, dall'altra perché è un territorio che offre opportunità. La Calabria è dotata di quella materia prima - sole, acqua, vento, rifiuti - che usati in maniera intelligente diventano un valore per noi e per chi sta sul territorio».

Il triplo dell'energia che consuma

Ed è proprio in ragione delle ingenti risorse naturali di cui dispone che la Calabria produce più energia elettrica di quanto sia il suo fabbisogno interno: il triplo. Quanto in eccesso viene redistribuito in rete per il soddisfacimento delle utenze dell'intero territorio nazionale. «L'energia viene prodotta dove ci sono le risorse - ha chiarito il rappresentante di A2A -. È una ovvietà ma c'è molto più sole in Calabria che in Lombardia».

Attrarre investimenti?

«L'opportunità che io vedo è data dal fatto - ha chiarito il manager lombardo - che la vicinanza tra produzione e consumo genera un vantaggio. Credo che la capacità di generare energia in eccesso potrebbe essere una occasione per attrarre investimenti non solo nell'energia ma anche nell'industria. Si possono lanciare nuove imprese perché consumare energia vicino a dove viene prodotta genera un grande vantaggio».

Il bilancio 2022

La giornata è stata utile alla multinazionale dell'idroelettrico per illustrare il bilancio di sostenibilità ambientale: ammonta a 35 milioni il valore economico distribuito sul territorio, quasi 11 i milioni investiti per il mantenimento e lo sviluppo di impianti, quasi 13 i milioni in ordini ai fornitori locali e 496 GWh di energia rinnovabile prodotta. «Siamo stati contenti di avere la compagnia delle istituzioni perché è chiaro che per poter fare impresa bisogna lavorare a triangolo: territorio, aziende e le istituzioni», ha aggiunto Giussani.