Accende un focus sui guasti e le distorsioni generate da quella imprenditoria che opera fuori dalle regole, drenando risorse al sistema produttivo per accaparrarsi illeciti guadagni o, peggio, per riciclare denaro proveniente da attività criminali, il libro di Franco Napoli, presidente di Confapi Calabria e vicepresidente nazionale dell'associazione datoriale rappresentante la piccola e media industria. L'economia legale, proposte di soft intelligence, scritto con il contributo del magistrato Marisa Manzini e la prefazione del sottosegretario all'Interno Wanda Ferro, è stato presentato a Cosenza, nella Sala Nova della Provincia, nel corso di una dibattito coordinato da Arcangelo Badolati alla presenza tra gli altri, del prefetto Vittoria Ciaramella.

«Non c'è sviluppo senza legalità»

«È un volume indirizzato alla imprenditoria sana, a chi opera nella legalità e nel rispetto delle regole – ha sostenuto Franco Napoli – Non c'è sviluppo senza legalità e però non c'è sviluppo senza investimenti. E per attrarre investimenti occorre un contesto scevro da fenomeni criminali che alterano il mercato. Soft intelligence – spiega ancora l'autore – significa mettere a sistema le informazioni per proteggere il nostro patrimonio aziendale, vero motore dell'economia del Paese».

Semplificazione e trasparenza

Sul tavolo anche le innovazioni apportate al codice degli appalti, dove semplificazione, ha detto Wanda Ferro, non dovrà corrispondere a scarsa trasparenza: «Una riforma era necessaria per mettere imprese ed amministrazione nelle condizioni di poter realizzare le opere. Restano validi controlli stringenti e white list e però dobbiamo superare – ha sottolineato il sottosegretario all'Interno – quella fase in cui dalla progettazione all'appalto i tempi si dilatano a tal punto da rendere le opere stesse ormai obsolete».

Audizione in Senato

Franco Napoli, tra l'altro, proprio nelle ultime ore, ha pure rappresentato Confapi in audizione davanti alla Commissione Bilancio del Senato per esprimere le proprie osservazioni sul Documento di economia e finanza 2023. Napoli parlato di una cauta soddisfazione e nello stesso tempo ha portato ai parlamentari la preoccupazione delle piccole e medie industrie che «ora più che mai necessitano di interventi espansivi di medio e lungo periodo per garantire alle imprese quella competitività necessaria e per continuare a essere protagoniste nei nuovi mercati europei e internazionali».

Riforma fiscale e taglio dei costi del lavoro

In merito alla riforma fiscale, Confapi ha confermato l’apprezzamento sui principi contenuti nella legge delega finalizzati alla sburocratizzazione e alleggerimento degli adempimenti fiscali sia a carico delle persone fisiche sia degli imprenditori. «Bene quindi l’ipotesi di un’abolizione completa dell’Irap – ha detto - nonché di una diminuzione dell’Ires per gli utili reinvestiti. La Confederazione propone una completa detassazione degli utili se portati a capitale sociale e con un limite temporale che impedisca una diversa destinazione dell’utile conseguito». Per quanto riguarda l’impegno del Governo per l’abbattimento del cuneo fiscale, il vice presidente Napoli ha invitato a «essere più coraggiosi e perseguire in tempi brevi l’obiettivo di un effettivo taglio di almeno un terzo a favore delle imprese stesse, un passaggio essenziale per salvaguardarne la competitività».