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E' Soverato la città più ricca, o forse quella meno povera, della Calabria secondo i dati pubblicati dal Minstero delle Finanze riferiti al 2016, con un reddito medio superiore ai 20 mila euro, posizionandosi a metà della classifica nazionale. Ma è realmente così e a cosa è dovuto questo primato? «E' dovuto ad una classe impiegatizia molto presente in città - sostiene il sindaco Ernesto Alecci - abbiamo gli uffici dell'Inps, l'ospedale, gli istituti scolastici e molti insegnanti che vivono a Soverato. Registriamo una riscossione accettabile dei tributi ma allo stesso tempo sono numerose le famiglie in difficoltà. Nel giro di pochi giorni infatti oltre 200 persone hanno fatto richiesta della carta Rei (reddito di inclusione)».
Un tessuto socio economico dunque che, nonostante le difficoltà, e se paragonato alla media, fa ben sperare. Ma cosa significa tutto ciò per un settore fondamentale per l'economia locale come quello commercio? Lo abbiamo chiesto al presidente dell'associazione commercianti Maurizio Conati «significa che possiamo investire di più per far crescere questo dato. Mi viene da chiedere però se siamo noi gli onesti, intendo i cittadini di Soverato, o gli altri hanno giocato un po' di astuzia». Conati anticipa poi ai nostri microfoni l'iniziativa alla quale l'associazione sta lavorando in vista dell'estate: «vogliamo dare alla nostra città un punto di riferimento per i turisti, dove tutte le informazioni su luoghi da visitare, enogastronomia, beni culturali, saranno fornite in quattro lingue diverse attraverso dei supporti multimediali. Siamo sempre più uniti e vogliamo garantire servizi di qualità alla città e al comprensorio».
Rossella Galati