Lorenzo Sibio è il nuovo presidente di Legacoop Calabria. Il successore di Angela Robbe, attuale assessore regionale al lavoro, è stato eletto all'unanimità a conclusione dell’undicesimo congresso regionale a Catanzaro alla presenza del presidente nazionale Mario Lusetti, del governatore Mario Oliverio, di rappresentanti del mondo cooperativo, istituzionale, politico e sindacale. Sibio sarà affiancato da due vice presidenti, Claudio Liotti Maurizio De Luca, e da una direzione di 46 componenti. «L’emozione è grande così come forte è la responsabilità che sento nell’assumere una carica importante per la nostra associazione, in una fase economica molto difficile come quella attuale – ha esordito il neo presidente -. Lavorerò a stretto contatto con tutti voi sapendo che nel mio impegno potrò contare sul contributo di tutti i cooperatori che ogni giorno fanno delle nostre imprese qualcosa di unico e importante per migliorare il nostro territorio e assicurare lavoro di qualità e reddito a tante famiglioe. Ho abbastanza chiaro il ruolo che mi aspetta e il dovere di dover tutelare, rappresentare e valorizzazione questo nostro patrimonio fatto soprattutto di relazioni umane».

L'impegno del neo presidente 

Da parte sua Sibio garantisce il massimo impegno: «Sono pienamente consapevole che questo mandato si presenta difficile e impegnativo, la situazione economica attuale presenta molti problemi e di diversa natura. Questo però serve a darci ancora maggiore slancio. Siamo in un Paese con profonde trasformazioni in atto che impongono alla cooperazione di farsi carco elle risposte possibili, in una chiave democratica, partecipativa e solidaristica. O la cooperazione saprà essere parte della risposta al problema o diventerà essa stessa una parte del problema. Questo cammino in Calabria l’abbiamo già intrapreso. In questi anni ci siamo opposti fermamente e fieramente a chi minacciava il movimento cooperativo e i suoi principi cardini, lo stiamo continuando a fare opponendoci a tutte le logiche che immobilizzano i processi di crescita e sviluppo di questo territorio».

Il modello cooperativo

«Penso alla nostra posizione rispetto la riforma del welfare così come ai temi caldi dell’accoglienza, della legalità, della gestione dei beni confiscati, delle false cooperative, dell’innovazione, dell’avvicinamento delle giovani generazioni al modello dell’impresa cooperativa - ha aggiunto Sibio -. Ho ascoltato tutti gli interventi al congresso. Vi ringrazio del prezioso contributo, ne faccio tesoro, sono fonte di approfondimento e stimoli utili alla stesura della nostra traccia di lavoro per questo mandato. Nelle assemblee territoriali è stato detto quale associazione vogliamo: abbiamo detto cosa vogliamo fare e come vogliamo farlo. Vorrei aggiungere infine perché vogliamo farlo: un perché che ha a che fare con la dedizione, vorrei dire con l’amore, che spinge ciascuno di voi a essere qua, oggi, e a dedicare una parte delle vostre energie e della vostra vita al modello cooperativo. Il successo di un modello – ha detto ancora Sibio -, quello cooperativo, che nei territori ha saputo adattarsi, proporsi e gestire il giorno per giorno avendo davanti sempre una visione che va in là del tempo, dove ognuno fa la sua parte. Costruendo e facendo squadra con le istituzioni, pubbliche e private, le associazioni d’impresa e i sindacati.

L'ufficio di presidenza

«La proposta che faccio oggi a questa direzione è di eleggere, accanto alla mia persona, un ufficio di presidenza, che sia la presidenza esecutiva, con due vicepresidenti Claudio Liotti e Maurizio De Luca. Entrambi insieme a me lavoreranno per avviare il lavoro di ristrutturazione dell’organizzazione». Il primo intervento di Sibio presidente si conclude nel commosso ricordo di Quirino Ledda, storico dirigente e guida della cooperazione sociale scomparso nel 2015, al quale va un ringraziamento «per quei valori quali la passione, l’impegno, la lealtà, l’abnegazione che in tanti anni di amicizia e collaborazione è riuscito a trasmettermi».