Lo scorso 23 agosto a Diamante la giunta del sindaco Achille Ordine ha approvato una delle tre proposte avanzate dalla Regione Calabria nell'ambito del progetto di realizzazione del porto, che prevede la creazione dei 150 posti per le barche. Nell'ambito del medesimo progetto, “Lavori di ristrutturazione e completamento del molo ricovero natanti da diporto del Comune di Diamante”, di conseguenza sono state avviate delle indagini sul sito di tipo ambientale, archeologiche, sismiche e geotecniche. Tali attività sono obbligatorie prima di dare inizio all'avvio vero e proprio dei lavori di realizzazione.

Indagini approfondite

Le attività di indagine da parte della società incaricata, l'Atlantis, riguarderanno, nello specifico: indagini ambientali; mappatura della prateria di Posidonia con tecnologia Side Scan Sonar; monitoraggio della Prateria di Posidonia con operatore in immersione; indagini archeologiche e video ispezioni subacqueeindagini video ispettive riguardanti l’intero specchio acqueo interessato dalla realizzazione dell’opera da eseguirsi con operatore in immersione; monitoraggio Rumore ed atmosfera; indagini geotecniche e sismiche da effettuarsi tramite due sondaggi meccanici a carotaggio continuo spinti a profondità di 30 metri. Ulteriori investigazioni saranno estese a nord nella zona di Viale Glauco e, a sud, nella zona del Lungomare Riviera Bleu.

Una lunga e controversa storia

Si tratta di un altro, importante tassello, che stavolta, finalmente, potrebbe portare al lieto fine di una vicenda controversa che si trascina da venticinque anni. Era il 1999, infatti, quando i lavori di realizzazione dell'opera furono affidati mediante bando pubblico a una società privata, che però nel corso degli anni, per svariati motivi, non è mai andata oltre le fasi iniziali del progetto originario. Dopo una lunga diatriba tra l’ente comunale e la società appaltatrice, nel dicembre del 2019 l’ufficio Demanio del Comune di Diamante aveva dichiarato decaduta la concessione. Da allora, gli uffici della Regione Calabria si sono messi al lavoro per riformulare la progettazione e provare a realizzare l'opera tanto voluta dai cittadini diamantesi.