«Oltre agli aiuti di carattere finanziario, le imprese italiane devono godere di una tutela dinamica del patrimonio aziendale, da riconoscere per legge, che può essere studiata a vari livelli, almeno fino al 31.12.2020: disapplicazione di alcuni istituiti del Codice Civile come l’obbligo di porre in liquidazione la società per gravi perdite o ad esempio la contestazione di responsabilità dell’amministratore». A dichiararlo Alessandro Parrotta, avvocato e direttore dell'Ispeg nazionale ( Istituto per gli studi politici, Economici e giuridici). «Questo - conclude -  porta con sè benefici anche in sede penale, in costanza di reati fallimentari».