Il 2015 è stato un anno eccezionale per il Mezzogiorno. Cresce l’occupazione, grazie l’espansione del lavoro in agricoltura (+5,5 per cento) e nel turismo (+8,6 per cento), con un tasso medio di 1, 6 per cento , ovvero 94 mila occupati in più. Tuttavia, il rapporto ha anche evidenziato il calo nella manifattura in senso stretto, - 1,6 per cento. Un dato che sottolinea “una crescita senza industria” e un’occupazione concentrata su impieghi a bassa qualificazione.

 

Nel precisare il lavoro fatto in Parlamento e dal Governo, la deputata Pd Stefania Covello si è così espressa: «Abbiamo intrapreso strategie di intervento nel Mezzogiorno che stanno dando i loro frutti, risollevandolo con un’economia che gradualmente esce da un pantano di anni e con più offerta di lavoro, soprattutto per i giovani, a cui stiamo dando un futuro in cui sperare».

 

«Il 2015, infatti – ha ripreso la Covello - ha rappresentato il primo anno in cui nell’area meridionale si è arrestata la recessione, registrando una inversione di tendenza più marcata che nel resto del Paese: il Pil dell’area, secondo le stime di consuntivo annunciato dalla Svimez, è cresciuto dell’1 per cento contro lo 0,7 per cento del resto del Paese, come ha confermato anche l’Istat e di altri centri di ricerca. La Calabria addirittura cresce dell’1,1 per cento al di sopra della media del Mezzogiorno e dell’Italia, grazie al risultato positivo del settore agricolo e del turismo».

 

In merito al settore agricoltura, l’esponente democrat ha rimarcato le scelte “rivoluzionarie” del governo: «dall’esenzione dall’Imu e dall’Irap, al fondo per macchine e trattori agricoli, al finanziamento per il fondo sociale per l’occupazione e la formazione. La partita forte si gioca anche sui fondi europei, sui fondi di coesione la prossima settimana ci sarà la cabina di regia in cui si definirà l’insieme delle allocazioni sui vari territori e settori ed il Cipe in cui si faranno tutti gli stanziamenti nel confronto con le singole realtà regionali, come stabilito dal patto per il Sud».

 

Secondo le proiezioni Svimez, nel 2016, la crescita del Pil italiano si fermerà allo 0.8 per cento, con il Sud che frena al 0,3 per cento e il Nord accelera al 0.9 per cento: «Questo significa – ha chiosato la Covello - che c'è ancora tanto da fare, che dobbiamo proseguire con sempre più determinazione sulla strada intrapresa delle riforme che funzionano».

 

Commenti anche il governatore della Regione, Mario Oliverio, il quale ha valutato positivamente la crescita della Calabria dopo 25 anni: «Le difficoltà permangono - ha dichiarato il presidente – ma ci sono segni di inversione di rotta: il Sud cresce dell’1 per cento e la Calabria dopo 25 anni cresce dell’1,1. C'è una piccola, timida inversione di rotta che va sostenuta. Proprio per questo le risorse della programmazione europea saranno concentrate per irrobustire la crescita nel mercato del lavoro, nel sostegno alle imprese e senza tralasciare povertà». «Continueremo a lavorare - ha concluso Oliverio - anche ad agosto. Non possiamo prenderci soste e dobbiamo recuperare con passo costante».