Tutti gli articoli di Economia e lavoro
PHOTO
Impietosi gli ultimi dati pubblicati dall’ Istat che relegano la Calabria all’ultimo posto in termini di occupazione. Nonostante la lieve crescita dell’ultimo anno, dal 2006 ad oggi la nostra regione ha perso 69.093 unità lavorative facendo salire il tasso di disoccupazione al 58,7%. A pagare il prezzo più alto della crisi occupazionale è l’Alto Tirreno cosentino, dove nell’ultimo decennio si è sfaldato un intero sistema industriale
!banner!
L’area di Cetraro con il 28,8% registra fra i più alti tassi di disoccupazione nazionale contro il più basso tasso in provincia di Bolzano del 2,4% e dietro solo a percentuali di disoccupazione come Bagheria (PA) col 39,1% e di Rosarno col 31,4%. Non va meglio a Praia a Mare e Scalea, tutti centri del tirreno cosentino, tutti centri ad alta vocazione turistica. Qui dove un giovane su tre è disoccupato. Di fronte a un quadro così allarmante, la responsabile Cgil del Tirreno Mimma Iannello, propone un cambio di passo alle politiche nazionali e regionali per lo sviluppo, la crescita ed il lavoro.