VIDEO | La fase 2 del Governo sembra ignorare completamente le ludoteche sebbene servano soprattutto alle famiglie che non sanno dove lasciare i bimbi durante l'orario di lavoro. L'appello di un'esercente disperata: «Non lasciate che le nostre attività chiudano»
Tutti gli articoli di Economia e lavoro
PHOTO
Emanuela Minasi, 40 anni, due figli di 3 e 8. Fino a un paio di anni fa, lavorava come ragioniera in una struttura ricettiva. Nel 2018 ha deciso di dare una svolta alla sua vita e inseguire la sua vocazione: i bambini. E così ha aperto una ludoteca a Vibo Marina. Aveva messo in preventivo i sacrifici iniziali, le rinunce, le rate del mutuo e l’affitto… ma non aveva fatto i conti con una pandemia mondiale che ha messo in ginocchio tutti, il suo settore in particolare, quello delle ludoteche, che non vedrà la luce né il 18 maggio, né il primo giugno... Se ne riparlerà a settembre? Una domanda che non conosce al momento una risposta.
Ludoteche dimenticate dal governo Conte
«Neanche una parola dal Presidente Conte sui bambini. Con l'avvio della fase due, quando la maggior parte dei genitori ritornerà al lavoro, chi baderà ai bambini se le strutture a loro dedicate resteranno chiuse?», si domanda Emanuela».
Entriamo nella ludoteca dalle pareti colorate. Ci sono i gonfiabili, gli scivoli, i palloncini, i lavoretti e un disegno da colorare... Ci sono pure le decorazioni dell'ultima festa. «Era il 27 febbraio, a quel compleanno – ricorda Emanuela- pochissimi bambini. Poi abbiamo chiuso».
In attesa di ripartire, sì, ma quando?
Il compleanno della Casa di Topolino
Non è un giorno qualunque per Emanuela. Oggi è il compleanno del baby parking. E non poteva non festeggiare questa giornata. Ha deciso di ordinare una torta. La mangerà insieme alla sua famiglia. «Sarà un compleanno diverso, senza le voci dei nostri bambini, ma vuole essere di buon auspicio. Vuole essere un augurio per me e per tutti quelli che attendono come me di ripartire…».