La ditta Graziani srl di Crotone, impresa metalmeccanica, ha inviato lettere di preavviso di licenziamento a tutti gli 81 operai a tempo indeterminato in organico, risparmiando solo gli amministrativi. Lo rende noto in un comunicato la Fiom Cgil dell'Area Vasta Catanzaro-Crotone-Vibo Valentia definendo questa azione come una «decisione assolutamente fuori da ogni ragionevolezza e rispetto delle corrette relazioni sindacali».


Nel mese di luglio, a quanto appreso dalla nota, nella sede pitagorica di Assindustria, il sindacato aveva avuto un incontro
in ambito di procedura 223/91 nel corso del quale si era detto disponibile a sostenere l’uso di strumenti sociali e contrattuali utili ad affrontare una fase di criticità. La Fiom si era mossa, su mandato dei lavoratori, non andando oltre la diffida per la mancata applicazione di istituti contrattuali fondamentali come la previdenza integrativa, il ticket mensa, la carenza contrattuale, spettanze maturate e non riscosse.

L’azienda – sempre secondo la sigla sindacale - da allora aveva continuato a lavorare chiedendo ai lavoratori prestazioni straordinarie e rinnovando anche i rapporti di lavoro a termine, mentre pensava alle lettere di licenziamento. L’assemblea dei lavoratori convocata per affrontare la situazione, all’unanimità, ha deciso di dare mandato al sindacato per richiedere immediatamente il ritiro delle lettere di licenziamento, per attivare un tavolo di confronto nelle sedi opportune, e per proclamare lo stato di agitazione con la sospensione immediata di ogni attività di straordinario, di lavoro nei festivi, consegnando alla stessa la disponibilità in caso di inaccettazione delle richieste di ricorrere allo sciopero ed al fermo totale dell’attività.

Per la Fiom Cgil territoriale e regionale – conclude la nota - «si ripropone l’ennesima drammatica vertenza nella quale, i diritti contrattuali, le professionalità acquisite in anni di duro lavoro vengono sottoposte a richieste di scambio in una pura ottica di riduzione di costi, con al centro solo e sempre la riduzione di quello del lavoro».