Ha generato imbarazzati silenzi il servizio de Le Iene, andato in onda mercoledì 28 marzo, che ha coinvolto la Cgil di Crotone. Nello specifico, il giornalista e inviato della trasmissione di Mediaset Gaetano Pecoraro, ha portato alla luce la storia di Maria Laureano, dominicana, la quale ha lavorato in nero, in qualità di addetto alle pulizie, nella sede della Camera del Lavoro pitagorica dal 1990 al 1996, con uno stipendio di 250mila lire.

 

Intervistando la figlia, Andrea, è venuto fuori che la Cgil non ha mai regolarizzato la posizione di Maria per tutto il periodo in cui ha prestato servizio: in tutto questo – secondo le Iene – non ha ricevuto nemmeno i diritti che le spettavano, come la maternità. Maria si è rivolta, poi, alla Cisl di Crotone per far prevalere ciò che le spettava, per poi arrivare ad una transazione economica di 6 milioni di lire con un contratto regolare.

 

Mancano, però, i contributi maturati in sei anni di lavoro, mancanza che non ha permesso a Maria di poter andare in pensione per un paio di anni; è venuta a mancare da poco, e i familiari non possono accedere alla reversibilità della pensione stessa, unico sostegno economico del nucleo. Con il servizio de Le Iene, dunque, Andrea vuole far rivendicare i diritti di sua madre e accedere a quella quota di pensione alla quale possono accedere i figli quando i genitori muoiono. Nel verbale di conciliazione tra la Cgil e Maria, scritto nel 1996, la situazione viene “appianata” tra le parti, con l'addetta alle pulizie che rinuncia a retribuzioni in futuro – così come appare nel documento mostrato dalla trasmissione televisiva.

 

Nel servizio sono stati intervistati da Pecoraro Francesco Mungari, all'epoca dei fatti segretario generale della Cgil di Crotone, l'attuale Raffaele Falbo, e la dirigente Stefania Taverniti. Falbo ha dichiarato interpellerà l'ufficio vertenze della Camera del Lavoro per controllare se ci sono le condizioni affinchè si sbrogli la matassa. Contattato in queste ultime ore, è in riunione a Lamezia Terme con la Cgil regionale, e in contatto con il nazionale, per decidere come muoversi su questa situazione molto delicata. Per ora non ha voluto rilasciare dichiarazioni in merito e si valuta per il futuro imminente.
L'eco de Le Iene, indubbiamente, ha alzato un polverone anche e soprattutto sulle piazze social, dove i vari utenti si sono “scagliati” contro il sindacato, evidenziando la brutta figura uscita fuori dalla città di Crotone.