L’approvazione dell’accordo sindacale sui lavoratori ex Akros tra i quattro punti all’ordine del giorno dell’assemblea dei soci di Akrea, che si terrà martedì 7 settembre. L’intesa raggiunta tra i sindacati e la municipalizzata che si occupa della raccolta rifiuti a Crotone, di cui è socio unico il Comune, prevede l’assunzione a tempo determinato per 9 mesi dei 18 lavoratori, che nelle scorse settimane hanno occupato la sala consiliare per protesta, perché rimasti fuori dal vecchio accordo di stabilizzazione degli operai della società pubblico-privata fallita nel 2016. I loro contratti a termine sono, infatti, prossimi alla scadenza e non potevano essere più prorogati, ma nel corso di interlocuzioni tra sindacati, Akrea e Comune, è stata trovata una soluzione temporanea per garantire la continuità lavorativa nell’immediato.

Il futuro dei lavoratori del verde e della sosta regolamentata

L’assemblea dovrà determinarsi anche su «soluzioni utili – si legge in un comunicato di Akrea - a ridefinire le funzioni degli 11 lavoratori del verde, il cui servizio sarà dismesso a partire dal 1 gennaio 2022, e quelle dei 6 lavoratori della sosta regolamentata che non hanno accettato il trasferimento a nuove mansioni dopo la cessazione del servizio decretato dal Commissario prefettizio l’anno scorso».

Il nuovo progetto di raccolta differenziata

All’ordine del giorno anche il nuovo progetto di raccolta differenziata che «il Comune di Crotone si è impegnato a presentare alla Regione per l’approvazione». Si tratta di «una rimodulazione del piano redatto da Crotone Sviluppo nel 2016» che «ha come obiettivo l’acquisizione del finanziamento regionale di 2,2 milioni di euro per l’incremento della raccolta differenziata e rielabora le linee guida per il raggiungimento degli obiettivi periodici indicati nel Piano rifiuti della Regione».

Akrea ricorda che «allo stato attuale la gestione (e l’attività) della società in house è condizionata essenzialmente dalla carenza di risorse finanziarie da destinare a investimenti per personale, mezzi e attrezzature, pur trovandosi in una posizione creditoria nei confronti del socio unico».