Una soluzione semplice e affatto dispendiosa per collegare via treno Crotone e Milano, senza obbligare i passeggeri a effettuare cambi. La propone Fabio Pisciuneri, esperto di infrastrutture e trasporti, a dieci anni dalla soppressione dell’Intercity diretto che collegava la fascia ionica calabrese con il capoluogo lombardo, che in tanti chiedono di ripristinare.

Proposta a costo zero

La proposta consiste nell’agganciare le vetture dell’Intercity Reggio Calabria-Taranto, che passa da Crotone, all’Intercity Notte che dalla città pugliese porta a Milano. «Si tratta di una proposta praticamente a costo zero, perché basta modificare gli orari del prossimo giugno di Trenitalia, quindi le coincidenze, consentendo agli utenti di non dover effettuare cambi e tornare ad avere un servizio che Crotone non ha più dal 2011» spiega Pisciuneri che ha illustrato la sua proposta anche sui social.

«Ad oggi – si legge in un suo post su Facebook - i viaggiatori calabresi e lucani, per raggiungere Milano, sono costretti infatti ad effettuare uno scomodo trasbordo a Taranto, rendendo così poco competitiva questa relazione ferroviaria e, di fatto, costringendo l'utenza a servirsi di collegamenti autobus a lunga percorrenza».

Il treno della Magna Grecia

Secondo Pisciuneri, «l’unificazione di questi due treni, andrebbe a ripristinare non solo la relazione diretta tra la Calabria ionica e Milano, ma anche tra la Calabria ionica e importanti città pugliesi come Bari e Foggia, oggi raggiungibili con estrema difficoltà e tantissimi cambi tra treni, non solo dal versante ionico calabrese, ma anche da quello tirrenico e dalla Sicilia».

Ma c’è di più: «Riteniamo sia possibile istituire a costi relativamente contenuti, anche un collegamento diretto tra la Calabria, la Basilicata e Brindisi/Lecce. Nello specifico tale relazione potrebbe nascere prolungando fino a Lecce, via Francavilla Fontana/Brindisi, la seconda coppia di Intercity esistente tra Reggio Calabria e Taranto».

Nascerebbe così «il treno della Magna Grecia che consentirebbe di unire territori turisticamente attrattivi». L’idea si lega alla recente proposta di Comune e Provincia di Crotone di cambiare il nome della statale 106 in strada della Magna Grecia: «È una questione culturale, ormai, che va intrapresa da questi territori per essere uniti – spiega Pisciuneri - non solo da una ferrovia e da una strada che portano lo stesso nome, ma anche da un modo di pensare unico anche perché si tratta di un territorio che da troppi anni è stato abbandonato dal punto di vista infrastrutturale».