Si preparano a trascorrere il Ferragosto nella sala consiliare del Comune di Crotone, che presidiano ormai giorni. Non demordono i lavoratori ex Akros, da settimane ormai in protesta per chiedere la stabilizzazione. Nella tarda mattinata di oggi, hanno avuto un confronto piuttosto accesso col sindaco, Vincenzo Voce, sulla legittimità del famoso accordo sindacale del 2016, che oggi non sarebbe più valido e applicabile perché la normativa di riferimento è cambiata. Due manifestanti, nel timore che si volesse sgomberare l’aula, si sono pure incatenati (come avevano fatto anche qualche giorno fa), ma una volta chiarito che nessuno li avrebbe costretti a interrompere l’occupazione, è tornata la calma.

L’accordo del 2016

Quando cinque anni fa la vecchia società pubblica che si occupava di raccolta differenziata venne dismessa, fu siglato un accordo che prevedeva l’ingresso degli operai nella nuova azienda partecipata del Comune, ma non tutti i dipendenti riuscirono ad ottenere il contratto a tempo indeterminato. Da quell’iter verso l’assunzione, sono rimasti fuori una ventina di lavoratori, che oggi protestano, rivendicando lo stesso diritto al lavoro garantito ai colleghi assunti.

Verso una nuova proroga

Il 10 agosto scorso, da una riunione tra Comune, Akrea e sindacati, è emersa una proposta per risolvere la situazione nell’immediato e garantire la continuità lavorativa per qualche altro mese. Servirà un nuovo accordo, la cui bozza è stata discussa nell’incontro di tre giorni fa, e lunedì le sigle sindacali torneranno a riunirsi. Nell’attesa che l’ipotesi si concretizzi, i lavoratori non hanno intenzione di fermare la loro protesta e, a turno, resteranno nell’aula consiliare fino a quando non firmeranno i nuovi contratti.