Un ostacolo in meno nel percorso di acquisizione dell’Abramo Customer Care. Il Tar di Catanzaro ha infatti riconosciuto all’azienda - che occupa tremila lavoratori in Calabria - la possibilità di ottenere il Durc da parte dell’Inps nonostante la fase di concordato preventivo in essere. Il rilascio dell’attestazione di regolarità contributiva permetterà al gruppo di partecipare a nuove gare e soprattutto ricevere il saldo delle fatture da parte dei committenti a partecipazione pubblica.

Istanza d’affitto con opzione d’acquisto

Intanto, l’azienda ha comunicato alle segreterie nazionali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil che il fondo irlandese Heritage – unico potenziale acquirente al momento ad aver presentato un’offerta - ha depositato l'istanza per l'affitto dell'intero complesso aziendale con opzione di acquisto sulla quale il Tribunale di Roma dovrebbe esprimersi nelle prossime settimane. «L'operazione – fanno sapere i sindacati in una nota- verrà condotta attraverso la confluenza della Abramo Customer Care in un veicolo societario “We care for you” a sua volta controllato dalla 4 You Italia. Il 51% sarà riconducibile al fondo irlandese ed il 49% all'imprenditore Paul Manfredi».

Un problema in meno

Il rilascio del Durc, quindi, è un primo passo positivo, «un problema in meno, perché pone in un contesto di serenità la trattativa per la vendita, che potrebbe partire con una fase di fitto o meno, questo dipenderà da cosa deciderà il Tribunale di Roma», commenta Fabio Tomaino, segretario generale della Uil di Crotone. Per i sindacati, comunque, «la massima priorità riguarda la piena tenuta occupazionale e la difesa delle attuali condizioni delle lavoratrici e dei lavoratori».

Governo assente

Oggi pomeriggio avrebbe dovuto riunirsi il tavolo di garanzia istituito dal Comune di Crotone per vigilare sulla crisi aziendale, ma è stato rinviato. Per le sigle sindacali però, come più volte ribadito, è necessario ora più che mai che la discussione si sposti a Roma. In tutta questa vicenda, infatti, «c’è un difetto – spiega Tomaino – e cioè che la discussione non sia sui tavoli dei ministeri del Lavoro e dello Sviluppo Economico perché è lì che, soprattutto in questa fase, potrebbe arrivare il fattivo contributo del governo: quello che c’è stato, non ci ha mai convocato. Speriamo che il nuovo lo faccia».

Ora, l’auspicio è quello di «poterci concentrare sull’aspetto più importante che è quello di ricostruire per altri 20-30 anni il futuro dell’Abramo Customer Care e quindi di migliaia di lavoratori».

«Nel frattempo – conclude infine la nota segreterie nazionali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil - le organizzazioni sindacali hanno sollecitato la direzione aziendale a fornire gli elenchi dei lavoratori della commessa Enel Servizio Elettrico operante sul territorio di Settingiano e Motta Sant'Anastasia in cui è attivata la clausola sociale con passaggio dei lavoratori e delle lavoratrici all'azienda aggiudicataria del servizio».